Allegri uomo giusto per la rinascita?
È triste pensare che il «bomber che avrebbe garantito dieci anni», pagato 80 milioni, oggi rischia di essere ceduto a una cifra inferiore (l’unico vantaggio sarà che la minusvalenza non irriterà la sensibilità del procuratore Chiné). Allegri può anche essere l’uomo giusto per la rinascita, perché come sostiene Giuntoli, «non può mica essere diventato scarso tutto d’un colpo» e resta un vincente (e uno juventino), tuttavia non si può sostenere che «sul campo si è operato bene», perché è il caso di tenere sempre a mente cos’è la Juventus e che, quindi, si è operato piuttosto male per gli standard del club, nonostante il terzo posto virtuale. Anche alla luce degli ultimi poco edificanti episodi che vedono l’allenatore litigare con un dirigente, segnale di una spaccatura che che in questo momento la Juventus non si può permettere. La Juventus ha intrapreso una lunga e ventosa strada di ricostruzione, la nuova dirigenza deve giustamente badare al sodo, ma deve ricordare sempre di essere la Juventus che significa un mucchio di cose, non solo il sano pragmatismo sabaudo.
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