I prestiti chiesti a Gatti e Dragusin
"Sì, ho chiesto dei prestiti per pagare i debiti di gioco - ammette Fagioli - perciò decisi di chiedere dei soldi ad alcuni amici e ad un compagno, al quale chiesi 40mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che mia madre mi aveva bloccato i conti. Gatti mi prestò i soldi che non ho ancora restituito e che tuttora mi chiede indietro". Tutto questo avveniva a ottobre 2022, ma Gatti non è l'unico a cui Fagioli chiede soldi: "Altro prestito mi fu fatto da Dragusin, attualmente tesserato per il Genoa (che con Fagioli ha un passato importante nelle giovanili della Juventus, ndR) e da alcuni amici di Piacenza. Sempre di 40mila euro, anche questo accreditato tramite bonifico alla gioielleria dove compravo gli orologi di lusso da consegnare ai gestori delle piattaforme". Gatti e Dragusin sono estranei all'indagine.
Il debito monstre: tre milioni di euro
"Intendo precisare che è mia intenzione saldare tutti i prestiti ricevuti dai miei amici e compagni i quali erano all'oscuro delle ragioni reali per le quali ho chiesto il denaro", aggiunge Fagioli, che poi tira fuori le cifre reali, mostruose, del debito accumulato, una cifra che sommata sfiora i tre milioni di euro, in gran parte con "piattaforme illegali: betar.bet, specialbet.bet, bullbet23.com, con le quali non è mia intenzione saldare alcunché sia perché ho già consegnato tanti soldi, sia perché si tratta di scommesse nulle in violazione della legge italiana". Tutti fatti dei quali la Procura di Torino è informata.