L'importanza della famiglia
Continuando a raccontare la sua esperienza, Tacconi ha dichiarato: "Mi sono perso un po' di cose in questo periodo, come il matrimonio di mia nipote e il diciottesimo di mia figlia. Però, almeno, mi hanno visto vivere che è quello che conta". L'ex portiere ha sottolineato anche l'importanza di aver avuto sempre accanto la sua famiglia e della grande forza d'animo di sua moglie: "Il medico che mi ha operato le ha detto 'non so se arriverà a domattina'. Sono frasi forti da sentire, è stata dura ma lei ha resistito senza mai mollare. Adesso che sono tornato a casa mi sta dietro, mi cura e mi guarda".
I messaggi di Schillaci, Cabrini e Zenga
Dopo aver proseguito dichiarando: "Ho scoperto come ero 66 anni fa: senza camminare e senza parlare. In ospedale sono caduto circa sette volte, sia quando provavo a scendere dal letto, slegandomi, sia dalla carrozzina. La fede è stata importante. Padre Pio mi ha dato la forza di lottare" sono stati mostrati tanti messaggi da ex colleghi e amici. Totò Schillaci ha detto: "Ciao fratellone Stefano. Sei sempre stato il numero uno, mi manchi, ti voglio bene, un abbraccio". "Ciao Stefano. Ti aspetto, ti voglio vedere presto", ha affermato invece Antonio Cabrini. "Ciao 'Tacco'. Siamo sempre stati amici-nemici. Volevo dirti 'vinci'. Forza amico mio", ha dichiarato infine Walter Zenga.