Rabiot-Juve, i tempi per il rinnovo e la variabile che può fare la differenza

Con l'ultimo prolungamento di contratto annuale la mezzala francese ha dimostrato di avere a cuore il club bianconero. Il dialogo tra la mamma Veronique e il club può essere anticipato

Che Adrien Rabiot sia un punto fermo nella Juventus di Massimiliano Allegri non è una opinione, bensì una certezza. Per il tecnico incarna il prototipo del centrocampista ideale: potente nello strappo, fisicamente prestante anche sotto il profilo dell’altezza, ordinato tatticamente, coraggioso nei contrasti. Una stima reciproca quella che lega i due e che ha portato Adrien ad amare in maniera ancora più intensa la Juventus, da sempre nel suo cuore. Rabiot si trova talmente bene a Torino che quest’estate, a scadenza di contratto, ha avuto l’ardire-coraggio di scegliere il rinnovo solo annuale invece di assicurarsi qualcosa di più importante e di respiro più ampio.

Rabiot-Juve, incontro in primavera. O prima...

E infatti ci risiamo, nel senso che a giugno si ripresenterà il problema: rinnovare con la Juventus in scadenza oppure no. Sua mamma Veronique, che gli fa da agente e quindi cura gli interessi economici della mezzala, era rimasta d’accordo con la dirigenza bianconera che se ne sarebbe riparlato più avanti, addirittura verso la fine del campionato. Ma la tempistica era dettata soprattutto dal fatto che non ci si immaginava che la possibilità di giocare o meno in Champions nella prossima annata si sarebbe saputa così in fretta. Alla luce di come si sta evolvendo la situazione già prima dell’inizio della primavera il rientro in Europa della Vecchia Signora si potrà considerare come acclarato per cui ecco che anche le discussioni tra le parti potranno essere anticipate.

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Rabiot, il rinnovo e la variabile principale

L’argomento sul tavolo non sarà soltanto economico, anche se il nodo ingaggio avrà un peso non indifferente nella discussione in quanto il giocatore è uno di quelli che guadagna di più, circa sette milioni, e il club si è indirizzato verso la filosofia del contenimento dei costi. In realtà il problema principale che potrebbe incidere in maniera non secondaria sull’esito finale, potrebbe dipendere da un’altra variabile, che non c’entra nulla con i soldi. Ovvero la guida tecnica della prossima stagione. Già, chi sarà l’allenatore della Juventus. Sulla carta non ci dovrebbero essere problemi avendo Allegri ancora un anno di contratto ma tutti sono convinti che o il tecnico prolungherà il proprio rapporto oppure troverà con la società una soluzione consensuale per una uscita anticipata. Molti i fattori in gioco e non tutti legati all’esito dei risultati di questa stagione.

La posizione di Allegri e le offerte dall'Arabia

Si sono rincorse nuove voci su una possibile offerta monstre di 25 milioni all’anno per tre stagioni dall’Arabia e non solo. Insomma, la situazione, come usano dire quelli che “parlano bene”, è fluida. E di riflesso lo è anche la posizione di Rabiot che con la conferma al 100 per cento del toscano alla guida dei bianconeri si porrebbe in maniera più morbida per trovare un punto di caduta comune con la Juventus e quindi legarsi magari con un nuovo contratto triennale sino al giugno del 2027. Rabiot è sereno e non ci pensa, concentrandosi su una annata in cui si sta dimostrando sempre di più leader di una squadra che come ha spoilerato lui per primo crede all’ipotesi scudetto e rimonta nei confronti dell’Inter. Certo che lasciarla con la possibilità di vestire la maglia impreziosita dal tricolore...

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Che Adrien Rabiot sia un punto fermo nella Juventus di Massimiliano Allegri non è una opinione, bensì una certezza. Per il tecnico incarna il prototipo del centrocampista ideale: potente nello strappo, fisicamente prestante anche sotto il profilo dell’altezza, ordinato tatticamente, coraggioso nei contrasti. Una stima reciproca quella che lega i due e che ha portato Adrien ad amare in maniera ancora più intensa la Juventus, da sempre nel suo cuore. Rabiot si trova talmente bene a Torino che quest’estate, a scadenza di contratto, ha avuto l’ardire-coraggio di scegliere il rinnovo solo annuale invece di assicurarsi qualcosa di più importante e di respiro più ampio.

Rabiot-Juve, incontro in primavera. O prima...

E infatti ci risiamo, nel senso che a giugno si ripresenterà il problema: rinnovare con la Juventus in scadenza oppure no. Sua mamma Veronique, che gli fa da agente e quindi cura gli interessi economici della mezzala, era rimasta d’accordo con la dirigenza bianconera che se ne sarebbe riparlato più avanti, addirittura verso la fine del campionato. Ma la tempistica era dettata soprattutto dal fatto che non ci si immaginava che la possibilità di giocare o meno in Champions nella prossima annata si sarebbe saputa così in fretta. Alla luce di come si sta evolvendo la situazione già prima dell’inizio della primavera il rientro in Europa della Vecchia Signora si potrà considerare come acclarato per cui ecco che anche le discussioni tra le parti potranno essere anticipate.

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