Allegri e il futuro alla Juve
La questione, insomma, è di attualità sebbene lo stesso Allegri cerchi di spostare l’attenzione sul presente stretto: «Io ho un altro anno di contratto - ha ribadito nell’immediato post partita contro l’Inter - e credo che la mia posizione non sia prioritaria. La priorità è che i ragazzi debbano stare tranquilli perché a Milano hanno giocato una buona partita». Un discorso non solo di facciata perché anche in società sono perfettamente consapevoli di come il tecnico stia portando avanti un progetto tutt’altro che banale e semplice che deve tenere insieme la sostenibilità e il ringiovanimento della rosa con la sostenibilità economica.
Senza, peraltro, perdere in competitività perché la qualificazione alla Champions (ah, per quanti anni non si sono qualificate l’Inter e il Milan?) resta fondamentale. Un concetto ribadito, con il supporto dei numeri, dallo stesso Allegri dopo la sconfitta di Milano: «Da quando sono tornato la società ha dato un input ben preciso di ricostruire la squadra che potrà giocare la Champions, che sia sostenibile, come mi ha detto tre anni fa, e quindi abbiamo cambiato 15 giocatori negli ultimi due anni, abbassato molto l’età media e nonostante questo l’anno scorso eravamo arrivati in Champions, quindi quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto e cerchiamo di arrivarci anche quest’anno».