Arias, Alcaraz e Vidal
Molti tifosi bianconeri, stregati dalle prodezze di Alcaraz che fanno bella mostra nei video sui vari social, rivedono nel giovane argentino un Vidal 2.0. Il paragone, anche secondo Arias, è tutto tranne che azzardato: «El Rey Arturo Vidal ha lasciato un segno molto grande nella Juventus: il cileno è stato protagonista di moltissimi trionfi della storia recente del club più vincente d’Italia. Effettivamente, Arturo e Charly hanno uno stile di gioco che è assimilabile. Sarebbe bello se Carlos potesse essere importante quanto lo è stato Vidal, sarebbe meraviglioso se si confermasse crack anche in Serie A. Io non nutro il benché minimo dubbio: Alcaraz ha tutte le carte in regola per riuscirci».
Alcaraz e l'idolo Cristiano Ronaldo
In Argentina s’è fatto un gran parlare, hanno sollevato un poverone, le dichiarazioni del neojuventino che ha timidamente e candidamente ammesso d’avere come idolo non Lionel Andrés Messi Cuccittini, il Goat, bensì Cristiano Ronaldo, ossia quello che è stato il principale competitor della Pulga, non certo uno venerato nel territorio che va da Salta e Jujuy fino all’estremo sud di Ushuaia, la Fin del Mundo. Arias “assolve” l’ex compagno: «È bello che Carlos guardi e si ispiri a un giocatore come CR7: il portoghese è sinonimo di professionalità all’ennesima potenza e di gioco brillante che sarebbero un percorso importante per la carriera di Alcaraz. Comunque - conclude Arias - credo che la Juventus fosse nel destino di Charly: nel Predio Tita Mattiussi si parlava e molto del fatto che fosse un crack anche con il joypad in mano. Vinceva, alla Playstation. Sceglieva la Juventus e vinceva, spessissimo. Potersi ritrovare su Fifa con quei colori addosso dev’essere per lui, una sensazione impagabile».