TORINO - Buongiorno, Emanuele Giaccherini, che ne pensa di questo momento difficile della Juve?
"Era inevitabile, un momento così capita in tutte le stagioni: sono poche le squadre che non attraversano difficoltà. Io credo che la Juventus, complici anche alcune assenze - a proposito, quella di Vlahovic con l’Udinese è stata decisiva - abbia ottenuto risultati senza proporre un bel gioco. Però se ti difendi bene, hai compattezza, equilibrio e poi qualità davanti i risultati arrivano e questo cancella le critiche. Quando i risultati mancano è normale che si possa parlare di momento difficile, ma io non lo vedo: la Juve avrebbe potuto perdere punti prima e farli adesso. Per il gioco che ha la Juve, che non propone 15 palle gol a partita come l’Inter, si gioca sempre sull’equilibrio: quindi ci stava un momento così".
Ha detto che con l’Udinese è mancato Vlahovic: contro Empoli e Inter che è successo?
"Con l’Empoli la Juve è rimasta in dieci a inizio primo tempo e questo è stato determinante. Con l’Inter si è vista la supremazia di una squadra che secondo me ora è seconda, forse, solo al Real Madrid e al Manchester City".
Quella supremazia può aver destabilizzato un po’ la Juve?
"Sì, non vorrei che le aspettative di essere l’anti Inter possano essere state scalfite dalla partita di Milano. Perché contro l’Udinese non abbiamo visto la solita Juve cattiva e arrembante. È sembrata una squadra che aveva accusato il colpo. Ha trovato anche un avversario scomodo, perché l’Udinese aspetta e la Juve preferisce affrontare squadre che fanno la partita per poi colpire".
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