Pogba, la speranza al Tas
Finisce dunque nel modo peggiore, tra quelli che il francese poteva immaginare, questa brutta storia iniziata nel lontano 20 agosto, quando rimase in panchina alla prima di campionato, Udinese-Juventus 0-3, diventando però “titolare” nel controllo antidoping. Ne conseguì la sospensione a settembre, con conseguente impossibilità di frequentare anche il centro di allenamento della Continassa dove corrono i compagni. Mesi dunque da esiliato. Il caso vede al centro del dibattito l’assunzione di un integratore che conteneva il Dhea, ovvero il 5-deidroepiandrosterone, ormone steroideo precursore del testosterone, evidenziato da analisi e controanalisi effettuate nel laboratorio dell’Acqua Acetosa.
Non è stata dunque accolta la tesi difensiva che puntava sull’assunzione accidentale. Il giocatore ha già fatto sapere che farà ricorso al Tas di Losanna e, a questo punto, diventa ancora più importante la tempistica: si parte da 30 giorni per conoscere le motivazioni della sentenza, poi altri 20 potranno passare prima di avanzare il ricorso vero e proprio. E, tenuto conto dello storico del Tas, si può ipotizzare il prossimo verdetto per l’inizio del campionato venturo, ovvero intorno alla fine del mese di agosto. La speranza è di vedere almeno dimezzata la mazzata di 4 anni.