Si è risentito, il sindaco di Alassio Marco Melgrati. Dopotutto aveva solo storpiato su Facebook il nome di una squadra di calcio usando il verbo rubare e definito quella squadra il "cancro dello sport italiano". C’era bisogno che la Fondazione Jdentità Bianconera gli scrivesse protestando? "Incredibile... - ha reagito ancora su Facebook - Io vengo da anni sfottuto dai tifosi bianconeri (cartonato, prescritto ecc...)...e questa fondazione chiede spiegazioni al comune per un post sul mio profilo privato di Facebook...ma questi non hanno niente da fare?".
Odio contro la Juve, i precedenti
E d’altra parte se il presidente del Senato La Russa può dire che "la Juve ha vinto con un gol rubacchiato" (definendola poi "battuta inopportuna"), se un senatore, Borghi, può dire "La Juve ruba da 50 anni" (precisando poi: "Ero ironico, non volevo offendere") e se un pubblico ministero, Santoriello, che poi con i colleghi Gianoglio e Bendoni aprirà sulla Juve l’inchiesta Prisma - passata poi alla Procura di Roma perché, ha stabilito la Cassazione, non era competenza di quella di Torino - può dire (in un convegno, ma in un momento scherzoso) "Come tifoso per me è importante il Napoli, come pubblico ministero sono antijuventino, cioè contro i ladrocini in campo", perché non può scriverlo il sindaco di Alassio.