Odio Juve, s'accomodi pure il sindaco di Alassio: "La Rubentus è un cancro"

Il post su Facebook del primo cittadino del comune ligure e la replica della Fondazione Jdentità Bianconera: "Surreale, non l’accettiamo più"

Si è risentito, il sindaco di Alassio Marco Melgrati. Dopotutto aveva solo storpiato su Facebook il nome di una squadra di calcio usando il verbo rubare e definito quella squadra il "cancro dello sport italiano". C’era bisogno che la Fondazione Jdentità Bianconera gli scrivesse protestando? "Incredibile... - ha reagito ancora su Facebook - Io vengo da anni sfottuto dai tifosi bianconeri (cartonato, prescritto ecc...)...e questa fondazione chiede spiegazioni al comune per un post sul mio profilo privato di Facebook...ma questi non hanno niente da fare?".

Odio contro la Juve, i precedenti

E d’altra parte se il presidente del Senato La Russa può dire che "la Juve ha vinto con un gol rubacchiato" (definendola poi "battuta inopportuna"), se un senatore, Borghi, può dire "La Juve ruba da 50 anni" (precisando poi: "Ero ironico, non volevo offendere") e se un pubblico ministero, Santoriello, che poi con i colleghi Gianoglio e Bendoni aprirà sulla Juve l’inchiesta Prisma - passata poi alla Procura di Roma perché, ha stabilito la Cassazione, non era competenza di quella di Torino - può dire (in un convegno, ma in un momento scherzoso) "Come tifoso per me è importante il Napoli, come pubblico ministero sono antijuventino, cioè contro i ladrocini in campo", perché non può scriverlo il sindaco di Alassio.

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Il post di Melgrati

Ad attirare l’attenzione della Fondazione JB, che si propone di "rispondere al potente grido di aiuto dei tifosi bianconeri, da anni aggrediti, insultati e denigrati in maniera pressoché impunita", era stato questo post pubblicato da Melgrati martedì 5 marzo: "Un grande giornalista sportivo e grande interista oltre che amico mio Maurizio Pistocchi in arte Pisto scrive: Ciao Marco, come va? Quando festeggiamo lo scudetto della seconda stella? Invitiamo anche Stefano un abbraccio Maurizio Pistocchi... accogliamo l’invito di Maurizio Pistocchi con la speranza di averlo ai Matetti per poi presentare in piazza il suo nuovo libro Juventopoli...per non scrivere Rubentopoli...un libro che racconta 30 anni di furti, vergogna, irregolarità contabili che avrebbero portato la Rubentus a ricominciare dai dilettanti se non fossero sempre protette dalla “casta”...e ora qualcuno per un rigore che si poteva non dare ma a termini di regolamento ci vuole paragonare al cancro dello sport italiano degli ultimi 30 anni (per non andare più in là)...l’invidia per questa squadra è grande, per il gioco, per i protagonisti, per come si impongono sempre, per come sono rinati campioni a parametro zero. Comunque di quel rigore legittimo al Genoa potevamo farne a meno...non è che 15 o tredici punti cambiano il senso di un campionato teso alla seconda stella...comunque onore al Genoa, la mia seconda squadra...un pareggio sarebbe stato più giusto...ma quest’anno va così...amala!!!".

Il commento della Fondazione JB

"Il primo aggettivo che ci viene in mente" commenta la Fondazione JB spiegando di aver scritto al sindaco "è surreale. Un elemento continua a deluderci: ancora una volta stiamo parlando di una persona di rilievo e con un’importante carica pubblica, un rappresentante del popolo e delle istituzioni. L’aver sdoganato l’associazione rubare - Juventus è un qualcosa che non accettiamo più».

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Si è risentito, il sindaco di Alassio Marco Melgrati. Dopotutto aveva solo storpiato su Facebook il nome di una squadra di calcio usando il verbo rubare e definito quella squadra il "cancro dello sport italiano". C’era bisogno che la Fondazione Jdentità Bianconera gli scrivesse protestando? "Incredibile... - ha reagito ancora su Facebook - Io vengo da anni sfottuto dai tifosi bianconeri (cartonato, prescritto ecc...)...e questa fondazione chiede spiegazioni al comune per un post sul mio profilo privato di Facebook...ma questi non hanno niente da fare?".

Odio contro la Juve, i precedenti

E d’altra parte se il presidente del Senato La Russa può dire che "la Juve ha vinto con un gol rubacchiato" (definendola poi "battuta inopportuna"), se un senatore, Borghi, può dire "La Juve ruba da 50 anni" (precisando poi: "Ero ironico, non volevo offendere") e se un pubblico ministero, Santoriello, che poi con i colleghi Gianoglio e Bendoni aprirà sulla Juve l’inchiesta Prisma - passata poi alla Procura di Roma perché, ha stabilito la Cassazione, non era competenza di quella di Torino - può dire (in un convegno, ma in un momento scherzoso) "Come tifoso per me è importante il Napoli, come pubblico ministero sono antijuventino, cioè contro i ladrocini in campo", perché non può scriverlo il sindaco di Alassio.

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