Juve, chi rimane e chi è in uscita: Rugani premiato e la decisione di Rabiot

Per questo finale di stagione possibile che per il difensore ex Empoli Allegri aumenti il minutaggio, magari proprio nelle due semifinali di andata e ritorno di Coppa Italia con la Lazio

TORINO - Daniele Rugani resterà alla Juventus. Tempi e modi per prolungare il contratto in scadenza a giugno verranno concertati prossimamente ma la notizia è che sono state sciolte le ultime riserve. Il difensore ventinovenne ha convinto non soltanto per le sue prestazioni, su dieci partite giocate da titolare sette vittorie, due pareggi e una sconfitta, ma anche per il suo atteggiamento. Sempre costruttivo, mai una parola fuori posto anche se a volte ne avrebbe avute di ragioni per rivendicare più considerazione e minuti da disputare.

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Ma il biondino non ha mai cambiato registro, sedendosi in panchina senza broncio e invece contribuendo a fare gruppo, sostenendo e tifando anche per chi magari giocava al suo posto. Particolari che non sono sfuggiti e hanno contribuito alla decisione di proseguire il rapporto con il marcatore decisivo nell’unica vittoria delle ultime sette partite: quella arrivata all’Allianz Stadium col Frosinone per 3-2 grazie al suo tocco da attaccante, di destro, a spedire in rete una palla spizzata da Vlahovic su corner calciato all’ultimo minuto di recupero. Non l’unico gol, peraltro, per Rugani, decisivo con la sua rete anche nella sfida vinta sul Cagliari per 2-1.

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Alex Sandro verso l'addio alla Juve

Il difensore sarà felice nella prossima annata di iniziare la sua nona stagione dopo le prime cinque consecutive dal 2015 al 2020 e quindi le ultime tre per un totale di 243 partite per 17 gol. A Torino, dove vive con la futura moglie Michela e il figlio Tommaso, si trova benissimo, una città su misura per il suo modo di essere low profile e riservato. Per questo finale di stagione possibile che per lui Allegri aumenti il minutaggio, magari proprio nelle due semifinali di andata e ritorno di Coppa Italia con la Lazio (nella goleada per 6-1 alla Salernitana ha disputato l’intero match mentre è rimasto in panchina nel turno seguente col Frosinone nella vittoria per 4-0).

Sempre per quanto riguarda la difesa juventina, l’altro marcatore in scadenza, Alex Sandro, non verrà riconfermato e la sua avventura a Torino potrebbe concludersi con il record del maggior numero di presenze per uno straniero bianconero: al comando c’è Nedved, con 327 partite disputate, dietro il brasiliano con 322. Alex Sandro ha varie opzioni tra le quali scegliere: per il trentratreenne la possibilità del ritorno in patria con un paio di club che si sono già fatti avanti, le sirene dall’Arabia con una mare di petrodollari e infine un paio di interessamenti dal Portogallo.

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Se il nodo Rugani è stato sciolto, quello relativo a Rabiot è sempre sotto stretta osservazione. Anche il francese è a scadenza a giugno dopo aver rinnovato per una sola stagione ma il centrocampista ha più volte fatto intendere come si veda a Torino anche per le prossime annate. Insieme alla mamma Veronique, che cura i suoi interessi, ha deciso di parlare con i dirigenti ad annata conclusa, o meglio quando gli obiettivi risulteranno raggiunti.

Quando la qualificazione per la prossima Champions League sarà cosa fatta, ecco che il perimetro entro il quale trattare e provare a individuare un nuovo punto di incontro sarà più chiaro e utile per la firma del transalpino. Che recentemente ha detto: "Voglio vincere altri scudetti con questa maglia".

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TORINO - Daniele Rugani resterà alla Juventus. Tempi e modi per prolungare il contratto in scadenza a giugno verranno concertati prossimamente ma la notizia è che sono state sciolte le ultime riserve. Il difensore ventinovenne ha convinto non soltanto per le sue prestazioni, su dieci partite giocate da titolare sette vittorie, due pareggi e una sconfitta, ma anche per il suo atteggiamento. Sempre costruttivo, mai una parola fuori posto anche se a volte ne avrebbe avute di ragioni per rivendicare più considerazione e minuti da disputare.

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Ma il biondino non ha mai cambiato registro, sedendosi in panchina senza broncio e invece contribuendo a fare gruppo, sostenendo e tifando anche per chi magari giocava al suo posto. Particolari che non sono sfuggiti e hanno contribuito alla decisione di proseguire il rapporto con il marcatore decisivo nell’unica vittoria delle ultime sette partite: quella arrivata all’Allianz Stadium col Frosinone per 3-2 grazie al suo tocco da attaccante, di destro, a spedire in rete una palla spizzata da Vlahovic su corner calciato all’ultimo minuto di recupero. Non l’unico gol, peraltro, per Rugani, decisivo con la sua rete anche nella sfida vinta sul Cagliari per 2-1.

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