Pagina 4 | Allegri via dalla Juve subito: non è impossibile. Come cambia lo scenario

TORINO - Che il partito dei No-Max registri una impennata di iscritti è piuttosto fisiologico, visto che la Juventus allegriana nelle ultime nove partite ha incassato la miseria di sette punti. Nonostante tutto è meno naturale vedere ora il margine sulla quinta così risicato rispetto al pre-crisi, quando il vantaggio su chi stava fuori dalla prossima Champions era arrivato a toccare addirittura i 17 punti. Vecchi ricordi, visto che nel frattempo la Juventus è scesa dal 2° al 3° posto e il Bologna di Thiago Motta è salito al quarto, ad appena due lunghezze dai bianconeri (che peraltro dovranno andare a giocare al Dall’Ara alla penultima di campionato).

La Roma, invece, che ha ingranato con l’arrivo di De Rossi, è quinta, a 7 punti di distanza dai torinesi dopo il pareggio di Lecce e ospiterà i bianconeri alla quartultima di campionato. Ma in realtà l’Atalanta ha una partita in meno per cui il gap sulla quinta, qualora i bergamaschi vincessero il recupero con la Fiorentina, sarebbe di soli sei punti. Insomma, manco il potenziale allargamento a cinque italiane in Champions, col bonus del ranking, può lasciare sonni tranquilli alla Continassa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, Champions determinante

Inevitabile, dunque, che i dirigenti abbiano iniziato a prendere in considerazione la nefasta possibilità di dover rinunciare alla competizione europea più ricca, che da sola garantisce almeno 80 milioni di euro. L’idea, ovviamente, non piace affatto a chi deve fare soprattutto di conto. Anche perché la difficoltà di trovare un punto di equilibrio del bilancio aumenterebbe in modo esponenziale, costringendo ad almeno una cessione eccellente senza aver la possibilità di investire in maniera adeguata.

Ma non solo. Non andare in Champions, tra l’altro, complicherebbe ulteriormente il tentativo, sinora infruttuoso, di chiudere col nuovo sponsor destinato a prendere il posto della Jeep sul petto dei bianconeri. Insomma, non qualificarsi per la Champions, sarebbe qualcosa di molto simile a uno tsunami economico per la Juventus. Che farà di tutto per evitarlo: in campo ma anche dietro alla scrivania.

Crisi Juve, allenamento nel silenzio e poi in ritiro. Allegri non parla

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Futuro Allegri, decisive Fiorentina e Torino

E veniamo così al cuore del problema che potrebbe non essere più rinviabile da affrontare se le prossime due partite di campionato sotto la Mole non dovessero portare i punti sperati o, ancora peggio, prestazioni vuote di contenuti tecnici e caratteriali. Dunque la panchina di Allegri è al momento salda per ancora 180 minuti, ma l’esito negativo di Juventus-Fiorentina di domenica alle 20.45 e Torino-Juventus del sabato seguente alle 18 potrebbero risultare fatali per la permanenza di Max sino al termine della stagione. Certo, si tratterebbe di una scelta non facile e con punti interrogativi notevoli ma a quel punto, continuare di questo passo significherebbe consegnarsi al destino senza provare a tentare il tutto per tutto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i nomi in caso di addio di Allegri

Qualora la situazione precipitasse in maniera ancora più impattante sul destino della prossima stagione, a fronte dell’esonero di Allegri le alternative pronte all’uso per la guida tecnica, sarebbero di fatto due: Massimo Brambilla che allena la Next Gen e Paolo Montero che sta guidando la Primavera. Servirebbe infatti un sostituto che conosca più che bene l’ambiente bianconero per evitare la naturale tempistica d’ambientamento che l’emergenza non consentirebbe. Due scelte differenti nel senso che il secondo può dare una scossa allo spogliatoio più forte per via del carattere ma a differenza del primo manca dal calcio “professionistico” da tre anni. In realtà questa crisi così lunga e articolata, a livello di risultati e prestazioni, sta modificando inevitabilmente ragionamenti sul futuro di Allegri dopo questo campionato anche a eventuale Champions conquistata.

E allora torna forte il rumor su Thiago Motta, che ancora ieri, nella conferenza post tris alla Salernitana, ha dribblato domande sul suo futuro in rossoblù. Inutile girarci intorno, è lui il candidato numero uno a sostituire Allegri nella prossima annata se la Juventus dovesse prendere la decisione di cambiare. Restano ancora otto partite di campionato e almeno due di Coppa Italia con in palio moltissimo per la società e per Allegri. Gli scenari stanno diventando molto chiari e netti. Non resta che attendere i prossimi risultati per capire quale verità prenderà il sopravvento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i nomi in caso di addio di Allegri

Qualora la situazione precipitasse in maniera ancora più impattante sul destino della prossima stagione, a fronte dell’esonero di Allegri le alternative pronte all’uso per la guida tecnica, sarebbero di fatto due: Massimo Brambilla che allena la Next Gen e Paolo Montero che sta guidando la Primavera. Servirebbe infatti un sostituto che conosca più che bene l’ambiente bianconero per evitare la naturale tempistica d’ambientamento che l’emergenza non consentirebbe. Due scelte differenti nel senso che il secondo può dare una scossa allo spogliatoio più forte per via del carattere ma a differenza del primo manca dal calcio “professionistico” da tre anni. In realtà questa crisi così lunga e articolata, a livello di risultati e prestazioni, sta modificando inevitabilmente ragionamenti sul futuro di Allegri dopo questo campionato anche a eventuale Champions conquistata.

E allora torna forte il rumor su Thiago Motta, che ancora ieri, nella conferenza post tris alla Salernitana, ha dribblato domande sul suo futuro in rossoblù. Inutile girarci intorno, è lui il candidato numero uno a sostituire Allegri nella prossima annata se la Juventus dovesse prendere la decisione di cambiare. Restano ancora otto partite di campionato e almeno due di Coppa Italia con in palio moltissimo per la società e per Allegri. Gli scenari stanno diventando molto chiari e netti. Non resta che attendere i prossimi risultati per capire quale verità prenderà il sopravvento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...