La carta Ronaldo mai firmata
Tutto nasce con la partenza di CR7 da Torino, con il riapprodo nell’estate 2021 al Manchester United, per volontà del giocatore che solo in seguito ha presentato attraverso i propri legali la domanda per vedersi riconosciuti quei 19,5 milioni a cui avrebbe rinunciato a causa delle difficoltà economiche dovute all’emergenza Covid, ma che la società si sarebbe impegnata a restituirgli in un secondo momento.
L’accordo privato, la famosa Carta Ronaldo, che i pm di Torino hanno trovato e inserito nell’inchiesta Prisma, in realtà non risulta mai stata firmata dal penta Pallone d’Oro. In ogni caso per poter cambiare casacca e rendere operativi i documenti di trasferimento da un club all’altro, i calciatori devono firmare un documento di “nulla più pretendere” dalla vecchia società e di conseguenza il passaggio dalla Juventus al Manchester avrebbe “sollevato” qualsiasi potenziale pendenza in essere. Vista l’irremovibilità della Juventus sulla restituzione della somma, i legali di CR7 hanno così deciso di rivolgersi alla giustizia sportiva nella forma del collegio arbitrale per rivendicare il pagamento.