Pagelle Juve: Rabiot spento, Yildiz merita spazio. Vlahovic, più che sfortuna...

Voti e giudizi della formazione bianconera, fermata sul pari dal Toro nel derby: Cambiaso ispirato, però cercato poco. Male McKennie

Un pari deludente, un derby che regala poche emozioni. Torino-Juventus si conclude sullo 0-0 e Allegri ottiene un punto che lo avvicina alla qualificazione matematica alla prossima Champions League, anche se la prova dei bianconeri non convince. Nel primo tempo Vlahovic fallisce due ottime chance per portare i suoi in vantaggio: ben imbeccato da Chiesa prima colpisce il palo da pochi passi e poi si fa ipnotizzare da Milinkovic-Savic su cross di Gatti dalla destra. Nella seconda frazione di gioco è il Torino a essere più intraprendente e a guadagnare campo. I bianconeri si rendono pericolosi con Yildiz che da sinistra con un diagonale prova a sorprendere il portiere granata, bravo ad allungarsi e a respingere.

Pagelle Juve: Szczesny 6.5

Giornata di sostanziale riposo per il polacco. Un paio di uscite alte a ricordare chi comanda dalle sue parti. Tutto vero per un’ora, poi Sanabria incorna sul palo lontano e il numero uno vola a respingere la palla difficilissima perché rimbalza davanti alle mani. Sfortunato nello scontro finale con Masina.

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Gatti 6

Il gigante non patisce le sportellate con Zapata. Una buona incursione a destra per un ottimo cross che Vlahovic avrebbe dovuto capitalizzare in gol. Ammonito a fine primo tempo per una rovesciata che lo porta a prendere il viso di Buongiorno. Tanti interventi a spazzare palle aeree, ma si distrae sul colpo di testa di Sanabria.
Alex Sandro (33’ st) ng.

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Bremer 6

Meno fluido del solito nel fare girare palla ma è anche vero che i compagni spesso, se non sempre, sono marcati.

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Danilo 6

Incrocia Sanabria senza cedere il passo. Un paio di imperfezioni non intaccano una prestazione all’altezza. Anche lui un po’ macchinoso nel giro palla ma vale il discorso di prima.

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Cambiaso 6.5

Spesso prova ad accentrarsi. La sensazione è che non sia cercato abbastanza e quindi alla fine rende meno del potenziale che potrebbe mettere a disposizione di una squadra moncorde.
Alcaraz (49’ st) ng.

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McKennie 5

Partenza diesel ma pure arrivo… Fatica a trovare lo spazio in cui provare a incunearsi o imbucare il pallone.

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Locatelli 5

Nessun errore particolare ma il ritmo con cui detta il gioco è basso. Serve un approccio differente nel distribuire i palloni altrimenti gli avversari hanno il tempo per posizionarsi. Linetty lo contrasta con efficacia. Un tiro sopra la traversa al 13’, di destro, in area, è la cartina di tornasole del fatto che occorre più decisione nelle giocate.

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Rabiot 5

Nulla di nuovo sotto il sole. Il solito ultimo Rabiot sottotono, convive con una condizione che pare non al 100%, altrimenti non si spiega il suo traccheggiare in mezzo al campo e il compitino ogni volta che gli capita il pallone tra i piedi. Non una penetrazione palla al piede, non una verticalizzazione. Perde il duello con Ricci.

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Kostic 5.5

Con Chiesa che non gli ara continuamente la fascia sinistra ha più campo per poter provare a spingere. In realtà il suo duello nel primo tempo con Bellanova è un nulla di fatto: quasi una sorta di armistizio dal primo minuto prima ancora di provare a farsi male uno con l’altro. Non incide.

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Iling (19’ st) 5

Non pervenuto, le rare volte che tocca il pallone pare in bambola.

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Chiesa 6

Più legato alla squadra del solito, come se il piombo al mento fosse stato rimosso per cui dialoga e cerca i compagni. Svaria anche a destra dove al 7’ va via di brutto. Accelerazione a lasciare Tameze sul posto con uno sprint stile tempi d’oro: cross preciso sul secondo palo dove Vlahovic piomba come un falco e di prima, illude: palla sul palo a mangiarsi trequarti di gol. Nella ripresa uno-due con Danilo e bomba di destro rimpallata dal brasiliano.

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Yildiz (19’ st) 6.5

Dopo 11 minuti può viaggiare palla al piede ed entrare nell’area dove fa partire un destro rasoterra sul palo lontano che solo una grande parata di Milinkovic impedisce che diventi gol. Poi un paio di giocate veloci ad alzare il ritmo del gioco. Merita più spazio.

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Vlahovic 5

Gol è quando palla entra in porta. E quando si prende il palo? Dipende… Se lo colpisci come capita a Vlahovic, al volo sì, ma da cinque metri dalla porta, allora è più errore che sfortuna. E poco dopo la mezz’ora, stessa mattonella, su palla crossata da Gatti, col serbo che impiega un po’ troppo per mettere giù il pallone e consentire a Milinkovic Savic di piazzarsi al meglio e deviare in angolo con un ottimo intervento. Ma anche qui siamo nel campo dei gol mezzi mangiati. Raccorda poco sulla trequarti.

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Kean (33’ st) 5.5

Non servito, non trova un pallone uno.

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All. Allegri 5

Una brutta Juve, senza gioco, che perde spesso le seconde palle. Pochi neuroni a centrocampo? Allora servirebbe il fosforo con Chiesa e Yildiz a supporto della punta. Invece cambi a specchio. Così non si segna mai o quasi.

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Un pari deludente, un derby che regala poche emozioni. Torino-Juventus si conclude sullo 0-0 e Allegri ottiene un punto che lo avvicina alla qualificazione matematica alla prossima Champions League, anche se la prova dei bianconeri non convince. Nel primo tempo Vlahovic fallisce due ottime chance per portare i suoi in vantaggio: ben imbeccato da Chiesa prima colpisce il palo da pochi passi e poi si fa ipnotizzare da Milinkovic-Savic su cross di Gatti dalla destra. Nella seconda frazione di gioco è il Torino a essere più intraprendente e a guadagnare campo. I bianconeri si rendono pericolosi con Yildiz che da sinistra con un diagonale prova a sorprendere il portiere granata, bravo ad allungarsi e a respingere.

Pagelle Juve: Szczesny 6.5

Giornata di sostanziale riposo per il polacco. Un paio di uscite alte a ricordare chi comanda dalle sue parti. Tutto vero per un’ora, poi Sanabria incorna sul palo lontano e il numero uno vola a respingere la palla difficilissima perché rimbalza davanti alle mani. Sfortunato nello scontro finale con Masina.

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