Plusvalenze, 20 anni di silenzio e scambi tra ragazzini. Ma se c'è la Juve...
Questo per quanto riguarda il diritto, per quanto bizzarro e non esattamente rigorosissimo. Il tema che più ci interessa, tuttavia, è anche stavolta relativo al contorno, al racconto, alle reazioni. Qui sì, siamo alla perfetta chiosa di quanto avviatosi un anno e mezzo fa dopo le famose dimissioni del Cda. Il tifo dei soliti invasati da social - "Juve fuori dal campionato perche non pagava gli stipendi" - è in perfetta continuità e coerenza con il racconto sin dal principio della vicenda bilanci, con la faziosità di alcuni organi di informazione, indignati per le plusvalenze dopo vent'anni di silenzio e disinteresse anche per gli scambi tra ragazzini che a stento giocavano a calcio e talvolta nemmeno cambiavano squadra.
Le prime pagine sul caso Juventus per settimane perfino su giornali non sportivi. Le previsioni funeste, il costante sostegno alle tesi dell'accusa, le minacce dell'UEFA, l'enfasi per le condanne e i trafiletti per le incompetenze delle procure, le intercettazioni riproposte decine di volte come fossero nuove mentre l'odio dichiarato pubblicamente dal PM veniva ridotto a boutade perché in fondo siamo tutti tifosi, che ci sarà di male a parlare di odio e latrocini verso una società da parte di chi riveste un ruolo istituzionale?