Ravanelli e il prossimo allenatore della Juve: “Ha un debole per i bianconeri”

L'ex attaccante svela nel dopo partita quale potrebbe essere il futuro sulla panchina della Vecchia Signora: "Marchisio mi ha detto..."

"La Juve deve tirare fuori l'orgoglio". Lo aveva detto Fabrizio Ravanelli prima del fischio d'inizio della finale di Coppa Italia e così è stato. I bianconeri hanno giocato un'ottima partita, limitando soprattutto la forza offensiva dell'Atalanta di Gasperini. Vlahovic ha segnato il vantaggio al quarto minuto e da lì la Vecchia Signora ha saputo gestire le varie fasi della gara. "E' stata una vittoria di squadra" ha sottolineato a Mediaset nel post partita l'ex attaccante bianconero che poi ha parlato anche di Allegri e del futuro sulla panchina.

Ravanelli, la Juve e Allegri

Fabrizio Ravanelli ha detto tante verità nel pre gara e alla fine ha raccolto l'ottimo risultato dei bianconeri. "La Juventus è abituata a giocare queste partite" e alla fine è stato così, si è vista la differenza di mentalità delle due squadre. Un commento poi bissato con la prestazione: "Una delle migliori Juve della stagione: precisa, dinamica e ha vinto meritatamente. Da tempo non si vedeva una squadra così". Poi sul successo: "E' abituata a vincere e una Coppa Italia non dovrebbe cambiare tanto, ma quando non vinci da un po' fa la differenza". E chiude con due parole su Allegri: "Per Allegri è un coronamento importante, ha sempre lavorato tra mille problemi e credo per lui sia un risultato molto positivo. Per lui è difficile adesso andare avanti, ha difficoltà nell'entrare nelle mille problematiche visti i tanti mesi di #Allegriout"

All'inizio della gara ha parlato anche delle scelte, soprattutto quella di Nicolussi Caviglia: "Ha cambiato giocatore per giocatore, ha giocato molto poco e non si sa quanto possa giocare. Inizia lui e poi la gestirà coi cambi in base alle sue condizioni". E così è stato perché nella ripresa ha inserito Miretti, abbassando a regista Rabiot e la Juve ha cambiato passo con il 2003 vicino anche al raddoppio con la clamorosa traversa. Non è mancato poi il commento su Gasperini: "Ha un debole per la Juventus essendo cresciuto lì, mi diceva Marchisio che già all'epoca in Primavera era un martello".

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