D’accordo, il costrutto è tra i più abusati nella retorica calcistica. “Nuovo acquisto” è chi rientra da un lungo infortunio, “nuovo acquisto” è chi risorge dopo un periodo di appannamento prolungato. E non solo chi, effettivamente, viene ingaggiato per rinforzare una squadra. Nicolò Fagioli, però, un po’ più che nelle altre circostanze, è davvero un “nuovo acquisto” per la Juventus che verrà. Il primo innesto in vista della prossima, lunga e intensa, stagione, iscritto in organico ancor prima dell’apertura della sessione estiva del mercato.
Fagioli, secondo esordio e acquisto Juve
Il monday night di Bologna, a inizio settimana, ha scandito il ritorno sul rettangolo di gioco del talento classe 2001, uno dei primi prospetti a esser stati lanciati nel grande calcio dal trampolino della Next Gen, dopo i sette mesi di squalifica per l’affaire scommesse. Il ragazzo scalpitava, ma è subito stato compensato da una bella scarica di adrenalina: entrato in campo al minuto 71, infatti, ha contribuito in prima persona alla clamorosa rimonta, con tre gol in 8’, ai rossoblù di Thiago Motta. Ecco, appunto. Il centrocampista ha vissuto il secondo esordio della sua carriera sotto le indicazioni di Montero e sotto gli occhi di quello che, salvo colpi di scena, sarà presto il nuovo tecnico della Juventus. Chiamato a esaltarlo, in mezzo al campo, in una squadra che vuole e che deve alzare il suo livello di gioco. Fagioli, infatti, fa rima con qualità: l’ambiente bianconero può solo rimuginare per quanto sia mancato il suo fosforo in mezzo al campo, dall’autunno in poi, dopo che l’estroso piacentino si era conquistato a suon di prestazioni un posto da titolare nell’undici base della squadra.