Mercato Juve: Calafiori e... un indizio per Di Gregorio
Oltre a sfregarsi le mani per quel che sarà. «Poter tornare in campo a fare ciò che amo e ho sempre amato è stata un’emozione enorme – il pensiero di Fagioli, contratto da poco rinnovato fino al 2028, dopo la notte del Dall’Ara –. Sono stati sette mesi lunghi e complicati. Di sofferenza e attesa. Di critiche e di sostegno. Ora è tornato il momento di far parlare solamente il campo. E amare questi colori». Riflessione che lo blinda al club più di quanto possa fare lo stesso prolungamento, vero e proprio attestato di stima da parte della società, in un momento così delicato per l’uomo prima ancora che per il calciatore. Che lunedì è tornato a sorridere e che, nei giorni a venire, continuerà a farlo: sulla strada verso la sfida casalinga al Monza di sabato, infatti, anche la pre-convocazione di Spalletti in vista di Euro 2024, derogando alla regola del ct azzurro sulla continuità di impiego dei giocatori nei rispettivi club.
E poi, certo, c’è il mercato vero. Quello dei “nuovi acquisti” veri, appunto. Il desiderio più concreto, al momento, resta Riccardo Calafiori, difensore del Bologna per cui i discorsi sono già stati avviati da tempo. Ma il dt Cristiano Giuntoli è attento a monitorare tutti i fronti, dall’attacco alla porta. A tal proposito, allora, rimane in primo piano anche il nome di Michele Di Gregorio, intorno al quale aumentano le conferme dell’interesse bianconero. Indizi indiretti, anche. Come i discorsi avviati con Luca Amaradio, classe 2005, in forza al Derthona in Serie D, per rinforzare la prossima Next Gen. Il giovanissimo esterno offensivo, sei reti nella stagione appena conclusa, con il portiere del Monza condivide infatti il procuratore. Tu chiamali, se vuoi, segnali.