Di Gregorio, futuro a tinte Juve: l'indizio da un affare Next Gen

Per il portiere aumentano le conferme dell'interesse. E un movimento minore forse dice più di quanto sembra...

D’accordo, il costrutto è tra i più abusati nella retorica calcistica. “Nuovo acquisto” è chi rientra da un lungo infortunio, “nuovo acquisto” è chi risorge dopo un periodo di appannamento prolungato. E non solo chi, effettivamente, viene ingaggiato per rinforzare una squadra. Nicolò Fagioli, però, un po’ più che nelle altre circostanze, è davvero un “nuovo acquisto” per la Juventus che verrà. Il primo innesto in vista della prossima, lunga e intensa, stagione, iscritto in organico ancor prima dell’apertura della sessione estiva del mercato.

Fagioli, secondo esordio e acquisto Juve

Il monday night di Bologna, a inizio settimana, ha scandito il ritorno sul rettangolo di gioco del talento classe 2001, uno dei primi prospetti a esser stati lanciati nel grande calcio dal trampolino della Next Gen, dopo i sette mesi di squalifica per l’affaire scommesse. Il ragazzo scalpitava, ma è subito stato compensato da una bella scarica di adrenalina: entrato in campo al minuto 71, infatti, ha contribuito in prima persona alla clamorosa rimonta, con tre gol in 8’, ai rossoblù di Thiago Motta. Ecco, appunto. Il centrocampista ha vissuto il secondo esordio della sua carriera sotto le indicazioni di Montero e sotto gli occhi di quello che, salvo colpi di scena, sarà presto il nuovo tecnico della Juventus. Chiamato a esaltarlo, in mezzo al campo, in una squadra che vuole e che deve alzare il suo livello di gioco. Fagioli, infatti, fa rima con qualità: l’ambiente bianconero può solo rimuginare per quanto sia mancato il suo fosforo in mezzo al campo, dall’autunno in poi, dopo che l’estroso piacentino si era conquistato a suon di prestazioni un posto da titolare nell’undici base della squadra.

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Mercato Juve: Calafiori e... un indizio per Di Gregorio

Oltre a sfregarsi le mani per quel che sarà. «Poter tornare in campo a fare ciò che amo e ho sempre amato è stata un’emozione enorme – il pensiero di Fagioli, contratto da poco rinnovato fino al 2028, dopo la notte del Dall’Ara –. Sono stati sette mesi lunghi e complicati. Di sofferenza e attesa. Di critiche e di sostegno. Ora è tornato il momento di far parlare solamente il campo. E amare questi colori». Riflessione che lo blinda al club più di quanto possa fare lo stesso prolungamento, vero e proprio attestato di stima da parte della società, in un momento così delicato per l’uomo prima ancora che per il calciatore. Che lunedì è tornato a sorridere e che, nei giorni a venire, continuerà a farlo: sulla strada verso la sfida casalinga al Monza di sabato, infatti, anche la pre-convocazione di Spalletti in vista di Euro 2024, derogando alla regola del ct azzurro sulla continuità di impiego dei giocatori nei rispettivi club.

E poi, certo, c’è il mercato vero. Quello dei “nuovi acquisti” veri, appunto. Il desiderio più concreto, al momento, resta Riccardo Calafiori, difensore del Bologna per cui i discorsi sono già stati avviati da tempo. Ma il dt Cristiano Giuntoli è attento a monitorare tutti i fronti, dall’attacco alla porta. A tal proposito, allora, rimane in primo piano anche il nome di Michele Di Gregorio, intorno al quale aumentano le conferme dell’interesse bianconero. Indizi indiretti, anche. Come i discorsi avviati con Luca Amaradio, classe 2005, in forza al Derthona in Serie D, per rinforzare la prossima Next Gen. Il giovanissimo esterno offensivo, sei reti nella stagione appena conclusa, con il portiere del Monza condivide infatti il procuratore. Tu chiamali, se vuoi, segnali.

 

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D’accordo, il costrutto è tra i più abusati nella retorica calcistica. “Nuovo acquisto” è chi rientra da un lungo infortunio, “nuovo acquisto” è chi risorge dopo un periodo di appannamento prolungato. E non solo chi, effettivamente, viene ingaggiato per rinforzare una squadra. Nicolò Fagioli, però, un po’ più che nelle altre circostanze, è davvero un “nuovo acquisto” per la Juventus che verrà. Il primo innesto in vista della prossima, lunga e intensa, stagione, iscritto in organico ancor prima dell’apertura della sessione estiva del mercato.

Fagioli, secondo esordio e acquisto Juve

Il monday night di Bologna, a inizio settimana, ha scandito il ritorno sul rettangolo di gioco del talento classe 2001, uno dei primi prospetti a esser stati lanciati nel grande calcio dal trampolino della Next Gen, dopo i sette mesi di squalifica per l’affaire scommesse. Il ragazzo scalpitava, ma è subito stato compensato da una bella scarica di adrenalina: entrato in campo al minuto 71, infatti, ha contribuito in prima persona alla clamorosa rimonta, con tre gol in 8’, ai rossoblù di Thiago Motta. Ecco, appunto. Il centrocampista ha vissuto il secondo esordio della sua carriera sotto le indicazioni di Montero e sotto gli occhi di quello che, salvo colpi di scena, sarà presto il nuovo tecnico della Juventus. Chiamato a esaltarlo, in mezzo al campo, in una squadra che vuole e che deve alzare il suo livello di gioco. Fagioli, infatti, fa rima con qualità: l’ambiente bianconero può solo rimuginare per quanto sia mancato il suo fosforo in mezzo al campo, dall’autunno in poi, dopo che l’estroso piacentino si era conquistato a suon di prestazioni un posto da titolare nell’undici base della squadra.

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