Emblema Chiesa, dispiacere Kean. Ma c’è un altro ex Juve che fa parlare di sé

Come stanno andando fino a oggi le cessioni bianconere: l’uscita dell’esterno azzurro si sta rivelando una mossa azzeccata

TORINO - A giugno sembrava che la Fiorentina avesse fatto quasi un favore alla Juventus nell’accollarsi Moise Kean, reduce da un anno senza segnare un gol ma costellato da infortuni, e con un contratto in scadenza nel 2025. A novembre, dopo l’exploit dell’attaccante in viola, già a segno 11 volte, sembra che il club toscano abbia fatto un affarone a prendersi un bomber a soli 13 milioni più bonus. Come in tutte le cose, la verità sta nel mezzo e ci hanno guadagnato un po’ tutti. La Juventus aveva bisogno di fare cassa per finanziare un mercato estivo così rivoluzionario da movimentare quasi 200 milioni di operazioni in entrata. La Fiorentina si è assicurato un attaccante di valore, che aveva bisogno di cambiare aria per ritrovare fiducia in se stesso, a un prezzo decisamente accessibile. Il sacrificio bianconero porta con sé qualche rimpianto, soprattutto perché la rosa di Thiago Motta è in sofferenza nel reparto avanzato, con il solo Dusan Vlahovic centravanti di ruolo, ma quello di Kean è uno dei pochi dispiaceri fra le tante cessioni.  

Chiesa delude a Liverpool

Di molti altri, infatti, se ne sono perse le tracce o, comunque, non hanno lasciato il segno lontano dalla Continassa. La delusione maggiore arriva dall’Inghilterra dove Federico Chiesa è ormai diventato un caso al Liverpool: tre presenze per un totale di 78 minuti in campo, zero gol e un assist, 11 partite saltate per infortunio. I Reds saranno anche primi in Premier ma non grazie al contributo dell’ex bianconero: c’era tanta aspettativa nei confronti dell’esterno, però la mancata preparazione estiva e i tanti ko hanno rallentato il suo inserimento. Persino il tecnico Slot è amareggiato nel vederlo poco coinvolto e senza intensità. Neppure il giovane Dean Huijsen, ex gioiellino della Next Gen rientrato dal prestito alla Roma, ha sfondato a Bournemouth: appena sei presenze, di cui tre da titolare.

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Come stanno andando Iling, Barrenechea, Rugani e Soulé

Non sono rimasti in Inghilterra invece Iling Junior e Barrenechea, altri due ragazzi della seconda squadra bianconera inseriti nell’operazione con l’Aston Villa per Douglas Luiz: l’inglese è in prestito al Bologna dove ha collezionato 7 presenze e un gol in 208 minuti, quasi come l’argentino in prestito al Valencia (7 presenze e un gol in 344’). Poco minutaggio anche per Daniele Rugani all’Ajax: 8 presenze per 285’. Un po’ più di spazio l’ha ottenuto Matias Soulé alla Roma (12 presenze e 1 gol in 645’), anche se la crisi della squadra ha impedito all’argentino di esprimere il suo talento: bisognerà vedere se la cura Ranieri gli permetterà di sfondare, visto anche il prezzo che ha pagato il club giallorosso: 25,6 milioni più 4 di bonus. 

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Kaio Jorge e Djalò via dalla Juve e rinati

In Brasile, invece, è rinato Kaio Jorge dopo una parentesi sfortunata alla Juventus e l’annata in prestito al Frosinone. Al Cruzeiro è ormai diventato un punto di riferimento con 6 gol in 22 presenze. Anche Tiago Djaló si sta riscattando al Porto, dove è arrivato in prestito dopo sei mesi a Torino in cui ha giocato appena 16 minuti in quanto reduce da un grave infortunio. L’inizio in Portogallo è stato un po’ complicato perché il difensore era in ritardo di condizione, ma nelle ultime tre giornate di campionato è sempre partito titolare, come negli ultimi due turni di Europa League conquistando sempre più spazio, e segnando anche due gol, risultati che gli hanno aperto le porte della Nazionale portoghese.

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TORINO - A giugno sembrava che la Fiorentina avesse fatto quasi un favore alla Juventus nell’accollarsi Moise Kean, reduce da un anno senza segnare un gol ma costellato da infortuni, e con un contratto in scadenza nel 2025. A novembre, dopo l’exploit dell’attaccante in viola, già a segno 11 volte, sembra che il club toscano abbia fatto un affarone a prendersi un bomber a soli 13 milioni più bonus. Come in tutte le cose, la verità sta nel mezzo e ci hanno guadagnato un po’ tutti. La Juventus aveva bisogno di fare cassa per finanziare un mercato estivo così rivoluzionario da movimentare quasi 200 milioni di operazioni in entrata. La Fiorentina si è assicurato un attaccante di valore, che aveva bisogno di cambiare aria per ritrovare fiducia in se stesso, a un prezzo decisamente accessibile. Il sacrificio bianconero porta con sé qualche rimpianto, soprattutto perché la rosa di Thiago Motta è in sofferenza nel reparto avanzato, con il solo Dusan Vlahovic centravanti di ruolo, ma quello di Kean è uno dei pochi dispiaceri fra le tante cessioni.  

Chiesa delude a Liverpool

Di molti altri, infatti, se ne sono perse le tracce o, comunque, non hanno lasciato il segno lontano dalla Continassa. La delusione maggiore arriva dall’Inghilterra dove Federico Chiesa è ormai diventato un caso al Liverpool: tre presenze per un totale di 78 minuti in campo, zero gol e un assist, 11 partite saltate per infortunio. I Reds saranno anche primi in Premier ma non grazie al contributo dell’ex bianconero: c’era tanta aspettativa nei confronti dell’esterno, però la mancata preparazione estiva e i tanti ko hanno rallentato il suo inserimento. Persino il tecnico Slot è amareggiato nel vederlo poco coinvolto e senza intensità. Neppure il giovane Dean Huijsen, ex gioiellino della Next Gen rientrato dal prestito alla Roma, ha sfondato a Bournemouth: appena sei presenze, di cui tre da titolare.

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