Juve, tira fuori il tuo Dna vincente
Manca personalità e la spiegazione, fattuale, dell’età media più bassa della rosa regge però, anche in questo caso, non può essere un alibi perché poi la verità è che nelle partite sulla carta più difficili la Juventus ha tirato fuori il carattere. Quindi il Dna vincente c’è: bisogna tirarlo fuori sempre ed è su questo aspetto che c’è tanto lavoro da fare. La mancanza di capacità di chiudere i conti si è vista più in campionato che in Champions, come se, con meno pressione di dover per forza portare a casa il risultato, la squadra riuscisse a performare meglio, quantomeno con la testa più sgombra. E non è un caso nemmeno che, in diverse occasioni, quando la Juve si è trovata spalle al muro, sotto nel punteggio e con l’esigenza di pensare meno e agire di più, abbia reagito in più circostanze trovando la forza per rimontare. In questo senso il mercato invernale può aiutare e per una volta sarà davvero di riparazione: un po’ per sistemare delle lacune della sessione precedente, un po’ per tamponare delle mancanze, anche caratteriali, dell’organico attuale. In cui Yildiz è di gran lunga il leader tecnico, ma non può esserlo a livello emotivo: a 19 anni, per dire, Del Piero a Torino era il talento emergente circondato da tante personalità forti, da Vialli a Baggio passando per Ravanelli, Conte e via discorrendo.
