"Locatelli, personalità! Kean e Fagioli..."
Materia prima importante, di cui non si vedono (purtroppo) eredi in giro. Spalletti apprezza quanto offre il campionato: «Zaccagni sta facendo bene, se continua così è uno che dà alternative. Raspadori ogni tanto te lo fa, ma non lo portiamo in giro sulle fasce. Chiesa potrebbe esserlo però c'è bisogno che giochi, che sia più continuo. E in Premier ha giocato troppo poco. Io cerco chi ti fa fare un saltino in più contro avversari che si chiudono in area, mi serve gente nell'uno contro uno. Koleosho è uno così, ha la garra, e ho fiducia in Maldini, ha fantasia e racconta cose nuove in partita. Il gruppo? Rimarrà grossomodo questo, portando qualcuno nuovo per vederlo. Penso a Baldanzi, a Ndour o a Casadei: è uno che ci stimola, che entra nel target dei centrocampisti fisici. Con la Germania giochi contro armadi a muro, ti serve in futuro gente piazzata che va di testa, in area come a metà campo, per non vedersi sempre i palloni tornare indietro. Ci servono quei dieci centimetri in più».
Parlando di centrocampo e dintorni, non si può sorvolare sul momento complicato attraversato dai vari Frattesi, Zaniolo, Fagioli. «Mi preoccupa come la vivono loro, mi preoccupa il ragionamento che faranno. Frattesi è uno che ho a cuore per molti motivi, gli ho parlato. Devi essere in fila a pigiare anche se non giochi». Chi gioca, eccome, è Tonali, pur se nel Newcastle oggi giostra più da regista basso: «Sta andando forte. Può essere usato anche dietro, ma se gli lascia un po' di prateria fa tanta roba. E poi ci sono Locatelli, sempre bravo in fase di rottura, con personalità. Ricci e Rovella, che hanno fatto buone gare».