Più verticalità
Ma c’è dell’altro, naturalmente. Perché il gioco della squadra, negli ultimi tempi, si è fatto più diretto e verticale, per azzannare con maggiore efficacia la giugulare avversaria. Anche in virtù di quella chiarezza nei ruoli e continuità nelle richieste che, nel tourbillon di partite, erano venute meno. Così Weah si è calato al meglio nelle vesti di terzino e non ha più abbandonato la posizione. Così McKennie, prima un po’ terzino, un po’ mediano e un po’ ovunque, si è ritagliato un posto stabile sulla trequarti. Al punto che, salvo colpi di scena, la formazione che questa sera sfiderà l’Atalanta sarà la stessa proposta sei giorni fa col Verona. Una soluzione impensabile, o quasi, con tre partite da domenica a domenica. Una soluzione nuova, come - per certi versi - questa Juventus con la settimana libera. «Nelle ultime uscite siamo stati poco cinici, ma dobbiamo insistere così, perché se creiamo tanto aumenta la possibilità di segnare - una delle riflessioni di Motta ieri -. E mi interessa solo vincere, non come, anche se è evidente che quando si è superiori all’avversaria le probabilità aumentano». Nuova sì, ma con basi consolidate.
