Via Motta dalla Juve, il popolo bianconero insorge sui social: è #MottaOut

L'avventura del tecnico alla guida della Vecchia Signora è ormai al capolinea per la stragrande maggioranza dei tifosi: cosa sta succedendo sul web

I fischi, i cori, lo stadio semi-vuoto nei minuti finali della partita. Juventus-Atalanta ha certificato, con ogni probabilità, un deciso e forse insanabile strappo tra la tifoseria bianconera e Thiago Motta. La contestazione del pre-gara con l'Hellas Verona, sopita solo grazie alla vittoria contro i gialloblù, è esplosa con rabbia contro i bergamaschi. Troppo dura la sconfitta per 4-0. Oltre al record negativo, mai la Vecchia Signora aveva perso con questo risultato tra le mura dell'Allianz Stadium, sul banco degli imputati ci sono l'atteggiamento della squadra e la gestione del tecnico arrivato la scorsa estate. Così la protesta si è trasferita dalle tribune dello stadio a quelle social, con l'immancabile hashtag a popolare le bacheche: #Mottaout.

Tifosi Juve contro Motta, è contestazione social

I commenti degli utenti delle varie piattaforme social sono dei più disparati, ma hanno un unico comun denominatore: "Motta Out". La protesta che negli scorsi anni aveva coinvolto Massimiliano Allegri, questa volta colpisce l'ex Bologna. "Chiedete scusa", "Vergognatevi", "Nessuno chiede scusa ad Allegri?", sono solo alcune delle "opnioni" che popolano il web, tutte corredate dall'immancabile hashtag. Si legge anche: "Quanto è difficile per questa squadra quest'anno. Stabili come i pomodori sulla bruschetta". C'è chi fa un richiamo all'esperienza nerazzurra di Motta: "La Juve agli juventini". Insomma, con il quarto posto che è ormai obiettivo minimo e necessario per la riconferma, per Thiago non sarà un finale di stagione tranquillo.

 

 

 

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Motta out, plebiscito per l'esonero

Dai commenti social ai sondaggi: sul canale whatsapp di Tuttosport è arrivata una risposta secca alla domanda: 'Thiago Motta va esonerato?'. La rabbia post Atalanta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso già colmo, la stragrande maggioranza ha cliccato sul 'Sì' , quasi il 90% delle persone. Un segnale importante di quanto ormai i sostenitori bianconeri siano stufi del progetto dell'ex Inter e non vogliono proprio più saperne. I tanti pareggi, la strada dalla vetta che continua ad allungarsi, poi dalla doppia eliminazione in una settimana in Champions e Coppa Italia. Anche arrivando tra le prime quattro, probabilmente, la risposta dei tifosi non cambierebbe perché la percezione sul tecnico e sulla squadra è ai minimi storici e, non a caso, al termine della gara contro l'Atalanta sono stati fatti cori pro Allegri

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Le colpe di Motta, fino al veleno

Pensare che la stagione della Juve con Motta non è nemmeno partita male, ma è arrivata alla deriva giornata dopo giornata, soprattutto dopo l'infortunio di Bremer. L'assenza di un leader difensivo ha pesato e sta pesando. Era arrivato Veiga ma anche lui è fuori per un problema muscolare. Oltre a questo anche la gestione non è piaciuta, vedi Danilo: capitano bianconero e messo alla porta con una facilità disarmante quando, invece, avrebbe potuto dare una grossa mano, anche ai più giovani, per capire il dna Juve. Aggiungiamo la situazione Vlahovic, sempre in campo (anche per mancanza di alternative) fino a gennaio e poi in panchina con l'arrivo di Kolo Muani, giocando pochissimi minuti e due gare dall'inizio (Cagliari ed Empoli in Coppa Italia). 

 

Tra le 'colpe' del tecnico italo-brasiliano c'è stata quella di continuare a puntare su giocatori come Koopmeiners, fuori dal gioco e che non hanno portato nessun valore aggiunto alla Juventus. La squadra, poi, si è dimostrata molto debole  sotto l'aspetto mentale e in alcune gare al primo schiaffo subito si è sciolta come neve al sole, vedi Atalanta. La rotazione dei capitani, cambiare sempre formazione, la presunzione di non ammettere errori, essere monocorde senza saper cambiare schema, la gestione generale del gruppo, fino al presunto virgolettato di un calciatore bianconero che avrebbe sottolineato un rapporto con Thiago non proprio positivo. "Non lo sopporto, e non sono l'unico" sarebbe stata la confessione di un giocatore a un amico

 

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Riposo e silenzio: tifosi infuriati 

Nessun stravolgimento nel programma della Juve nel post Atalanta. La formazione allenata da Thiago Motta non ha cambiato la routine. Una seduta di scarico per chi ha giocato contro la Dea che è poi diventato un momento per cercare di ricompattarsi. Una scelta condivisa dall'allenatore e tutta la società, ma quello che più fa infuriare i tifosi è il silenzio. Tutto è come se nulla fosse successo quando, invece, il ko contro i bergamaschi ha portato alla luce problemi e una situazione sempre più complicata. La rabbia e la delusione del risultato si è trasformata in una vera e propria contestazione sia in campo e poi via social. I sostenitori bianconeri non sono certo contenti di come è stata gestita la situazione post sconfitta - una delle peggiori degli ultimi 60 anni -. Insomma, il clima è davvero pesante, dentro e fuori dalla Continassa. Da una parte i tifosi vogliono vedere la vera Juventus e dall'altra, lato società, tutto tace o meglio resta circoscritto alle parole post gara dei protagonisti. Il problema, però, va affrontato. 

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I fischi, i cori, lo stadio semi-vuoto nei minuti finali della partita. Juventus-Atalanta ha certificato, con ogni probabilità, un deciso e forse insanabile strappo tra la tifoseria bianconera e Thiago Motta. La contestazione del pre-gara con l'Hellas Verona, sopita solo grazie alla vittoria contro i gialloblù, è esplosa con rabbia contro i bergamaschi. Troppo dura la sconfitta per 4-0. Oltre al record negativo, mai la Vecchia Signora aveva perso con questo risultato tra le mura dell'Allianz Stadium, sul banco degli imputati ci sono l'atteggiamento della squadra e la gestione del tecnico arrivato la scorsa estate. Così la protesta si è trasferita dalle tribune dello stadio a quelle social, con l'immancabile hashtag a popolare le bacheche: #Mottaout.

Tifosi Juve contro Motta, è contestazione social

I commenti degli utenti delle varie piattaforme social sono dei più disparati, ma hanno un unico comun denominatore: "Motta Out". La protesta che negli scorsi anni aveva coinvolto Massimiliano Allegri, questa volta colpisce l'ex Bologna. "Chiedete scusa", "Vergognatevi", "Nessuno chiede scusa ad Allegri?", sono solo alcune delle "opnioni" che popolano il web, tutte corredate dall'immancabile hashtag. Si legge anche: "Quanto è difficile per questa squadra quest'anno. Stabili come i pomodori sulla bruschetta". C'è chi fa un richiamo all'esperienza nerazzurra di Motta: "La Juve agli juventini". Insomma, con il quarto posto che è ormai obiettivo minimo e necessario per la riconferma, per Thiago non sarà un finale di stagione tranquillo.

 

 

 

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