Ndoye dopo Motta, dal Bologna alla Juve: Giuntoli ci prova. E Conte? Gradisce…

Il club bianconero ci prova per lo svizzero anche se la concorrenza è temibile, in particolare quella dello United

C’è anche la Juventus sulle tracce di Dan Ndoye. L’esterno offensivo svizzero inizia a far sempre più gola in giro per l’Europa. Merito di una stagione da urlo come testimoniano gli 8 gol segnati con la maglia del Bologna in Serie A, dove ha fornito anche 4 assist vincenti. Tanta roba, verrebbe da dire. Numeri da giocatore di alto livello, a cui sommare naturalmente l’acuto che ha steso il Milan settimana scorsa griffando la vittoria della Coppa Italia per la formazione rossoblù.

Gli occhi di Giuntoli

Un prestazione sontuosa quella del classe 2000 all’Olimpico di Roma, proprio sotto gli occhi del dt juventino Cristiano Giuntoli che ha preso appunti. Non è un mistero, infatti, che il nome dell’ex Basilea sia finito nei radar bianconeri già da diverse settimane. Con gli scout della Vecchia Signora che l’hanno visionato dal vivo in un paio di circostanze tra marzo e aprile. Motivo per cui la “promozione” arrivata da parte del capo dell’area tecnica non può far altro che accendere, ulteriormente, l’interesse della Juventus nei suoi confronti. Occhio però alla concorrenza proveniente dalla Premier League: in particolare quella del Manchester United che sta seguendo ormai da diversi mesi l’esterno offensivo bolognese.

 

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La mano di Italiano su Ndoye

Tra l’altro i Red Devils, così come l’Inter, ci avevano già provato un anno fa durante Euro 2024. Senza successo. A Bologna hanno resistito fino a questo momento a tutte le possibili tentazioni. E ci hanno visto lungo. Con Ndoye che è cresciuto tantissimo nell’ultima stagione grazie al lavoro di Vincenzo Italiano. Il tecnico di Ribera ha saputo, come nessun altro, valorizzarne ed esaltarne al massimo le qualità. Cosa ben diversa da quanto accaduto nella scorsa stagione con Thiago Motta, quando Dan faceva più il terzino che l’attaccante agli ordini dell’italo-brasiliano. Tanto da chiudere la sua prima annata italiana con il misero bottino di appena 2 reti segnate in 36 apparizioni tra campionato e Coppa Italia. Il boom degli ultimi mesi ha fatto pertanto impennare le sue quotazioni. Per strapparlo al club di Saputo servono ora 40 milioni. Sotto le Due Torri, infatti, appaiono destinati a realizzarne l’ennesima plusvalenza-capolavoro della gestione targata Giovanni Sartori.

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Ndoye strega la Juve e... Conte!

Quest’ultimo nell’estate 2023 prelevò Ndoye dal Basilea per 9 milioni più 2 di bonus, lasciando alla formazione elvetica il 15% sulla futura vendita. Col senno del poi: un affarone. Il contratto del numero 11 rossoblù va in scadenza nel 2027, seppur gli emiliani vantino un’opzione per allungare al 2028. I dialoghi per il prolungamento fino al 2029, però, non sono decollati finora. Insomma, le condizioni - dinanzi a una grande offerta - per valutare una cessione stile quelle di Calafiori e Zirkzee della scorsa estate ci sono tutte. Anche perché l’attuale stipendio di Dan (1,2 milioni annui) appare decisamente abbordabile e alla portata di un top club, che può garantirgli tranquillamente più del doppio (intorno ai 3 milioni a stagione) per i prossimi cinque anni. Alla Juve l’esterno d’attacco svizzero piace molto, così come il suo nominativo era stato fatto a gennaio da un certo Antonio Conte per il dopo Khvicha Kvaratskhelia. Con il Napoli arrivato nella finestra invernale di trattative ad offrire 20 milioni più 5 di bonus al Bologna. Niente da fare.

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Torna il dialogo fra Juve e Bologna 

I rossoblù hanno respinto al mittente le avance della società di De Laurentiis, dichiarandolo incedibile. Una mossa rivelatasi vincente come testimonia la Coppa Italia alzata al cielo settimana scorsa dalla formazione bolognese proprio grazie all’acuto di Ndoye. Chissà che il talento elvetico e Antonio Conte, dopo essersi sfiorati all’ombra del Vesuvio, non possano incrociarsi di nuovo nella Torino bianconera tra qualche settimana. Sarebbe un ritorno di fiamma in piena regola, ma che non va affatto trascurato nelle possibili dinamiche di mercato che ci accompagneranno nella prossima sessione di trattative. Soprattutto se l’allenatore salentino dovesse davvero tornare da luglio alla guida della Vecchia Signora, che comunque - Conte o no - resta vigile sul fronte Ndoye. Dall’addio di Motta pure i rapporti tra Bologna e Juve sembrano essersi un po’ rasserenati dopo il grande gelo dell’anno scorso. Anche quest’aspetto potrebbe pesare nella corsa alla freccia elvetica.

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C’è anche la Juventus sulle tracce di Dan Ndoye. L’esterno offensivo svizzero inizia a far sempre più gola in giro per l’Europa. Merito di una stagione da urlo come testimoniano gli 8 gol segnati con la maglia del Bologna in Serie A, dove ha fornito anche 4 assist vincenti. Tanta roba, verrebbe da dire. Numeri da giocatore di alto livello, a cui sommare naturalmente l’acuto che ha steso il Milan settimana scorsa griffando la vittoria della Coppa Italia per la formazione rossoblù.

Gli occhi di Giuntoli

Un prestazione sontuosa quella del classe 2000 all’Olimpico di Roma, proprio sotto gli occhi del dt juventino Cristiano Giuntoli che ha preso appunti. Non è un mistero, infatti, che il nome dell’ex Basilea sia finito nei radar bianconeri già da diverse settimane. Con gli scout della Vecchia Signora che l’hanno visionato dal vivo in un paio di circostanze tra marzo e aprile. Motivo per cui la “promozione” arrivata da parte del capo dell’area tecnica non può far altro che accendere, ulteriormente, l’interesse della Juventus nei suoi confronti. Occhio però alla concorrenza proveniente dalla Premier League: in particolare quella del Manchester United che sta seguendo ormai da diversi mesi l’esterno offensivo bolognese.

 

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