Zoran Mirkovic, attuale ct - ad interim - della Serbia, nonché ex difensore di Atalanta e Juventus, ha puntato sin da subito su Vlahovic, mandandolo in campo dal 1’ contro Andorra: “Questa partita è arrivata in un brutto momento per noi, avevamo perso la gara contro l’Albania (con l’ex ct Stojkovic che ha così rassegnato le dimissioni, ndr). Per noi è stato molto importante vincere (per 3-1 fuori casa, ndr). Dusan si è presentato motivato e concentrato per il match. Poi ha disputato un’ottima prestazione, ha segnato, ha avuto più occasioni: tutte le cose che ha fatto sono state di qualità”. Ha mostrato di credere in Vlahovic. “Dusan è una macchina da gol, quando gioca segna, solo se non gioca, non segna. Per la nostra squadra è un calciatore fondamentale. La sua qualità non è in dubbio. Direi che lui, Mitrovic, Pavlovic e Kostic sono tra i giocatori più importanti della nostra selezione, è logico puntare su di loro”.
Vlahovic leader, ecco perché
Pensa sia anche un leader? “Sì, per questo l’ho nominato insieme ad altri suoi compagni di squadra. Sono loro quelli più esperti, sono i leader generazionali, contiamo su di loro”. Secondo lei, perché Vlahovic sta subendo da tempo qualche critica? “Quando giochi come punta, se non segni per una o due partite, allora cominciano subito anche le critiche. In più, se arrivano risultati non buoni, è un problema, si trova sempre un colpevole. Credo che questi siano i motivi, ma si deve anche capire che il ragazzo si trova in una situazione particolare nel club: non si conosce il suo futuro e non è facile da accettare. Però lui è mentalmente molto forte, è un professionista al 101%, capisce e sa che deve essere pronto in ogni momento. Vlahovic fa il suo lavoro, gli altri fanno il loro, mi dispiace che questa collaborazione tra lui e la Juve vada in questa direzione, però penso che abbiano ancora tempo per sistemare le cose”.