Da due anni a questa parte abbiamo letto solo ed esclusivamente le tesi dell’accusa, che hanno trovato ampio spazio sui giornali, nei dibattiti televisivi, sui social network. Non si è dato grande spazio alla difesa (che peraltro ha taciuto), non si è atteso il parere di un giudice terzo. Anzi quando il Gip aveva respinto le misure cautelari, invitando i pm a riguardare il caso plusvalenze, perché le accuse non tornavano, la notizia è stata data velocemente, calcando la mano sulla richiesta dei pm (l’arresto di Agnelli) più che sul fatto che fosse stata rifiutata (e ciò non ha impedito alla Figc di condannare lo stesso, con il potente chiavistello della slealtà sportiva in grado di scardinare qualsiasi logica giuridica).
E adesso capita la stessa cosa con le false fatturazioni. L’accusa perde un altro pezzo (o pezzettino). Magari non cambia nulla, magari cambia tutto, non spetta a noi deciderlo. L’unica cosa che non può più cambiare è lo sputtanamento riservato agli indagati prima che siano stati, non dico condannati, ma anche solo rinviati a giudizio. Che vergogna!