Classifica sballate ed estromissione dalla Champions
E, in questo scenario irrompe la giustizia sportiva che, sulla base di quei faldoni avuti da Torino, condanna duramente la Juventus e i suoi dirigenti (alcuni condannati a una specie di ergastolo sportivo), il tutto a campionato in corso che vive di classifiche sballate e giocatori che ricevono notizie di penalizzazioni durante il riscaldamento delle partite. Il risultato è l’estromissione della Juventus dalla Champions League conquistata sul campo (100 milioni di danni) e l’azzeramento del suo gruppo dirigente.
Segue un’estate in cui molti club compiono esattamente le stesse operazioni contestate alla Juventus senza che nessuna Procura intervenga o che qualcuno se ne stupisca. Negli stessi giorni, d’altronde, la Procura di Bologna smonta il caso Orsolini, non certo l’unico dell’inchiesta, ma emblematico di un modo di agire che per Torino è illegale, per Bologna non presenta alcun elemento di illegalità. E due giorni fa la Cassazione può decidere sulla questione della competenza territoriale e dice che no, non era la Procura di Torino a dover indagare, ma quella di Roma e sposta l’inchiesta a Roma. E che, insomma, tutto quello che è successo, forse, non doveva succedere.
