Paulo Dybala, attaccante della Roma, è stato intervistato dal quotidiano spagnolo AS. La scorsa estate, l'argentino, dopo 7 stagioni con la maglia della Juventus, è stato acquistato dalla società capitolina.
Alla domanda se fosse stato difficile lasciare la Juventus, Dybala ha risposto così: "Non è stato facile ed è stato inaspettato. Qualche mese prima ho scoperto che non sarei stato preso in considerazione dal club, ma fino a pochi giorni prima la realtà era diversa. È stato un duro colpo, sono passati tanti anni ed era come casa mia. Conoscevo tutti, lo stadio, i tifosi, ero il secondo capitano...La mia idea era di continuare lì, ma nel calcio capitano queste cose, non sono stato il primo e non sarò l'ultimo. Sono e sarò grato alla società, che mi ha fatto crescere come persona e come calciatore. Sono stati sette anni molto belli".
Dybala, tra Messi e Ronaldo
Dybala ha giocato con CR7 alla Juventus e in nazionale con Messi: "Stando accanto a loro impari solo. Se sei intelligente, solo osservandoli ti rendi conto di molte cose su come funzionano, su come si prendono cura di se stessi, di ogni dettaglio. Devi cercare di assorbire, poi è difficile fare quello che fanno, perché nessuno l'ha fatto. Sono un privilegiato: ho giocato e vinto con entrambi".
Dybala e l'Arabia Saudita
Corteggiato dalla Saudi League, la Joya ha risposto così sul suo rifiuto: "Perché mi sento bene qui. Mi hanno trattato in un modo unico. Durante le vacanze ho continuato a chiacchierare con Mou ed entrambi volevamo davvero dare qualcosa in più. Siamo stati vicini al raggiungimento di un obiettivo importante e ci è rimasto quel sapore agrodolce. Mi sono sentito molto a mio agio sotto tutti gli aspetti. Fare le cose bene qui mi aiuterà ad essere a vincere il trofeo che mi manca con l'Argentina: la Copa America".