Salernitana-Torino, Juric: "Europa? La vedo difficile. Per Vialli mi dispiace molto"

Il tecnico granata presenta la gara contro i campani nella conferenza stampa della vigilia. Da Ola Aina a Singo passando per Pellegri, Seck e Radonjic: ecco le sue parole

Dopo l'1-1 interno contro il Verona nel ritorno in campo della Serie A, il Torino fa visita alla Salernitana per la 17ª giornata. Nel lunch match di questo turno i granata sfidano i campani del grande ex Davide Nicola che, dopo un avvio molto promettente, sembrano aver tirato il freno a mano e sono reduci da tre ko consecutivi (Fiorentina, Monza e Milan). Il tecnico croato, nella conferenza stampa della vigilia, ha presentato così la gara contro Piatek e compagni.

Come presenta la partita di domani?

"Sarà una gara difficile, loro ottima squadra e allenata bene. Sarà una partita molto dura".

Come stanno gli infortunati?

"Per Aina e Pellegri ci vuole tempo, Singo sarà convocato e vedremo come introdurlo per il ritmo partita".

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Come incideranno le tre partite?

"Ci devo pensare. Abbiamo giocatori che non si allenavano sempre e altri che fanno fatica un po' a recuperare. Domani va bene, non dovrei cambiare tanto, poi si valuterà se si riesce a fare qualcosa a Milano (per la sfida ai rossoneri in Coppa Italia ndr). Oggi vediamo, qualcosa cambierò e speriamo di indovinarlo".

Può giocare Linetty? Possibile che riposino Ricci o Lukic?

"Sì, può succedere, chiedere tutte le partite a soli due giocatori è troppo.Linetty sta facendo un ottimo campionato, pensavo di gestire queste partite così".

Sui due possibili innesti per completare l’organico: sente che da parte della società c’è la volontà di venire incontro alle sue riflessioni?

"Penso di sì. Poi dipende dalle possibilità economiche. Ma mi sembra che vorrebbero accontentarmi, migliorare e completare la rosa e rispettare le mie idee. È la mia sensazione, poi bisogna vedere se sono giocatori che ci possano migliorare. Noi abbiamo bisogno di qualcuno di sostanzioso".

Che traguardo si aspetta dal Torino in questa stagione? Pensare a un Torino che possa rimanere aggrappato a chi sta davanti per giocarsi il sesto-settimo posto è una suggestione?

"La vedo difficile stare attaccati lassù. Ci sono le sei grandi, noi non possiamo paragonarci a loro come organico, struttura e tutto. Non mi piace non avere un obiettivo chiaro: l'obiettivo è migliorare e fare il massimo, ma non possiamo dire noi vogliamo questo. Tutti devono avere un obiettivo chiaro, il nostro è salvarvi perché è la nostra realtà e io voglio migliorare al massimo la squadra".

Su cosa si aspetta un miglioramento?

"L'altro giorno a me la squadra è piaciuta, era una gara piena di trappole e siamo stati maturi. Giocavano palla lunga, è stato difficile. Mi sembra che mancassimo sulla chiusura delle azioni: non penso solo all'attaccante che non segna, ma anche la chiusura degli ultimi passaggi. E anche sui calci piazzati non siamo buoni, anche per via dell'altezza. C'è da lavorare. Spero che si mantenga questa struttura migliorando altri aspetti".

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giocherà Sanabria?

"Cambia poco Sanabria o Vlasic. Ci sta che in queste partite la punta centrale possa essere una delle due, con preferenza a Sanabria perché è più punta centrale. Domani ci sta che giochi Tonny".

Quanto è difficile per i giocatori non avere un obiettivo?

"Bisogna stare attenti, basta vedere il Verona: molli un attimo, fai qualcosa di sbagliato e ti ritrovi ultimo. Leggo i giocatori dell'Hellas e sono quelli che per tre anni di fila sono stati a sinistra della classifica. La differenza è poca. La base dello sport è avere un obiettivo: ora può dartene uno, il decimo posto è un qualcosa di inventato. Le otto o nove sono irraggiungibili per noi, facciamo battaglia con altri per provare a vincere. In questo momento l'Europa non è reale. Servono grandi motivazioni dei singoli e del gruppo. A questo punto percepisco insoddisfazione, dell'essere in mezzo, anche se è un grande successo".

E per il prossimo anno?

"È lontano. Se cominciamo a migliorare, dobbiamo tirare fuori il meglio di tutti. Ma per avvicinarsi a chi sta davanti, siamo lontanissimi. Io sono convinto di dover avere un obiettivo forte perché ti spinge ogni giorno e spinge anche i giocatori ad avere più attaccamento. Bisogna lavorare sul creare queste sensazioni, che mancano un po'".

Possiamo vedere Rodriguez sulla fascia o qualche altra soluzione?

"Rodriguez non ha le caratteristiche aerobiche per questo ruolo da tutta fascia, Bayeye se ci sarà opportunità sì: è un ragazzo serio, può essere che abbia minuti".

Come vede Seck e Karamoh?

"Dove li metti? Non è che li vedo male .Miranchuk sta facendo bene, ho spostato Sanabria e Vlasic e queste erano le situazioni. Dovevo togliere uno di questi: se metto Karamoh quinto, rischi in fase difensiva e secondo me perdi".

Qual è il giudizio su Radonjic?

"Non è fumoso. È un giocatore estremamente forte in certe situazioni, capace di farti vincere le partite da solo come Sampdoria e Cittadella, o Monza e Cremonese. Lo stiamo costruendo: ha fatto un grande passo in avanti, aveva tanta voglia di allenarsi. Spesso prende palla e ci fa vincere, ma non è uno come Brekalo che fa una prestazione costante. Ci credo molto in lui, può crescere tanto nella mentalità. L'altro giorno mi aspettavo di più da lui, ma so anche che tipo di giocatore è Dawidowicz. La sua difficoltà è stata anche questa".

Ha un ricordo di Vialli?

"Quando succedono cose così, come Mihajlovic, ti toccano perché fai riflessioni. A Vialli siete più legati voi di me, siete voi che lo avete vissuto. Mi sembrava una gran bella persona, trasmetteva serenità e positività. Anche nelle interviste era positivo, mi dispiace molto".

Vialli, il Torino e il ricordo sui social network

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Dopo l'1-1 interno contro il Verona nel ritorno in campo della Serie A, il Torino fa visita alla Salernitana per la 17ª giornata. Nel lunch match di questo turno i granata sfidano i campani del grande ex Davide Nicola che, dopo un avvio molto promettente, sembrano aver tirato il freno a mano e sono reduci da tre ko consecutivi (Fiorentina, Monza e Milan). Il tecnico croato, nella conferenza stampa della vigilia, ha presentato così la gara contro Piatek e compagni.

Come presenta la partita di domani?

"Sarà una gara difficile, loro ottima squadra e allenata bene. Sarà una partita molto dura".

Come stanno gli infortunati?

"Per Aina e Pellegri ci vuole tempo, Singo sarà convocato e vedremo come introdurlo per il ritmo partita".

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Come incideranno le tre partite?

"Ci devo pensare. Abbiamo giocatori che non si allenavano sempre e altri che fanno fatica un po' a recuperare. Domani va bene, non dovrei cambiare tanto, poi si valuterà se si riesce a fare qualcosa a Milano (per la sfida ai rossoneri in Coppa Italia ndr). Oggi vediamo, qualcosa cambierò e speriamo di indovinarlo".

Può giocare Linetty? Possibile che riposino Ricci o Lukic?

"Sì, può succedere, chiedere tutte le partite a soli due giocatori è troppo.Linetty sta facendo un ottimo campionato, pensavo di gestire queste partite così".

Sui due possibili innesti per completare l’organico: sente che da parte della società c’è la volontà di venire incontro alle sue riflessioni?

"Penso di sì. Poi dipende dalle possibilità economiche. Ma mi sembra che vorrebbero accontentarmi, migliorare e completare la rosa e rispettare le mie idee. È la mia sensazione, poi bisogna vedere se sono giocatori che ci possano migliorare. Noi abbiamo bisogno di qualcuno di sostanzioso".

Che traguardo si aspetta dal Torino in questa stagione? Pensare a un Torino che possa rimanere aggrappato a chi sta davanti per giocarsi il sesto-settimo posto è una suggestione?

"La vedo difficile stare attaccati lassù. Ci sono le sei grandi, noi non possiamo paragonarci a loro come organico, struttura e tutto. Non mi piace non avere un obiettivo chiaro: l'obiettivo è migliorare e fare il massimo, ma non possiamo dire noi vogliamo questo. Tutti devono avere un obiettivo chiaro, il nostro è salvarvi perché è la nostra realtà e io voglio migliorare al massimo la squadra".

Su cosa si aspetta un miglioramento?

"L'altro giorno a me la squadra è piaciuta, era una gara piena di trappole e siamo stati maturi. Giocavano palla lunga, è stato difficile. Mi sembra che mancassimo sulla chiusura delle azioni: non penso solo all'attaccante che non segna, ma anche la chiusura degli ultimi passaggi. E anche sui calci piazzati non siamo buoni, anche per via dell'altezza. C'è da lavorare. Spero che si mantenga questa struttura migliorando altri aspetti".

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