Giocherà Sanabria?
"Cambia poco Sanabria o Vlasic. Ci sta che in queste partite la punta centrale possa essere una delle due, con preferenza a Sanabria perché è più punta centrale. Domani ci sta che giochi Tonny".
Quanto è difficile per i giocatori non avere un obiettivo?
"Bisogna stare attenti, basta vedere il Verona: molli un attimo, fai qualcosa di sbagliato e ti ritrovi ultimo. Leggo i giocatori dell'Hellas e sono quelli che per tre anni di fila sono stati a sinistra della classifica. La differenza è poca. La base dello sport è avere un obiettivo: ora può dartene uno, il decimo posto è un qualcosa di inventato. Le otto o nove sono irraggiungibili per noi, facciamo battaglia con altri per provare a vincere. In questo momento l'Europa non è reale. Servono grandi motivazioni dei singoli e del gruppo. A questo punto percepisco insoddisfazione, dell'essere in mezzo, anche se è un grande successo".
E per il prossimo anno?
"È lontano. Se cominciamo a migliorare, dobbiamo tirare fuori il meglio di tutti. Ma per avvicinarsi a chi sta davanti, siamo lontanissimi. Io sono convinto di dover avere un obiettivo forte perché ti spinge ogni giorno e spinge anche i giocatori ad avere più attaccamento. Bisogna lavorare sul creare queste sensazioni, che mancano un po'".
Possiamo vedere Rodriguez sulla fascia o qualche altra soluzione?
"Rodriguez non ha le caratteristiche aerobiche per questo ruolo da tutta fascia, Bayeye se ci sarà opportunità sì: è un ragazzo serio, può essere che abbia minuti".
Come vede Seck e Karamoh?
"Dove li metti? Non è che li vedo male .Miranchuk sta facendo bene, ho spostato Sanabria e Vlasic e queste erano le situazioni. Dovevo togliere uno di questi: se metto Karamoh quinto, rischi in fase difensiva e secondo me perdi".
Qual è il giudizio su Radonjic?
"Non è fumoso. È un giocatore estremamente forte in certe situazioni, capace di farti vincere le partite da solo come Sampdoria e Cittadella, o Monza e Cremonese. Lo stiamo costruendo: ha fatto un grande passo in avanti, aveva tanta voglia di allenarsi. Spesso prende palla e ci fa vincere, ma non è uno come Brekalo che fa una prestazione costante. Ci credo molto in lui, può crescere tanto nella mentalità. L'altro giorno mi aspettavo di più da lui, ma so anche che tipo di giocatore è Dawidowicz. La sua difficoltà è stata anche questa".
Ha un ricordo di Vialli?
"Quando succedono cose così, come Mihajlovic, ti toccano perché fai riflessioni. A Vialli siete più legati voi di me, siete voi che lo avete vissuto. Mi sembrava una gran bella persona, trasmetteva serenità e positività. Anche nelle interviste era positivo, mi dispiace molto".