Torino-Inter, Juric: "Radonjic e Lazaro out, Buongiorno non va venduto"

Il tecnico granata ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell'ultima sfida di campionato, in programma contro i nerazzurri di Inzaghi: tutte le dichiarazioni
Torino-Inter, Juric: "Radonjic e Lazaro out, Buongiorno non va venduto"© LAPRESSE

TORINO - "I ragazzi sono stati splendidi. Quelli vecchi si sono confermati migliorando. I giovani sono cresciuti tantissimo. Questo è un giudizio globale. Poi se domani riusciamo a vincere ed arrivare ottavi sarebbe una cosa inaspettata e splendida". Il tecnico del Torino Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Inter di Simone Inzaghi: "In Italia le cose sono cambiate. Lottano tutti, anche chi non ha obiettivi punta a vincere e inguaia chi deve lottare per qualcosa. L’Inter farà lo stesso, ma noi non dobbiamo pensare agli avversari. Dobbiamo pensare a noi e giocare come fatto ultimamente. Chi out oltre Radonjic e Lazaro? No, solo loro due. Pressioni? Nessuna. Devono giocare felici e liberi. Noi siamo nella situazione che volevamo, nelle ultime sette-otto partite facevamo tabelle e scrivevamo dopo ogni partita dove siamo e come è andata. Nell'ultima casella della tabella abbiamo scritto solo 'Torino'. Quello che fanno gli altri non ci interessa più. Il destino è nelle nostre mani, prima non era così. Ora ci giochiamo quello che volevamo e non dobbiamo pensare agli altri".

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"La sensazione è che abbiamo fatto un grandissimo lavoro anche se si può fare sempre meglio. Abbiamo avuto problemi ma tutti hanno lavorato veramente bene. Ho sensazioni veramente positive pensando a come è andata la stagione e quanto siamo cresciuti. Sono molto soddisfatto. Poi mi piacerebbe vincere domani e arrivare ottavi per poi vedere a cosa questo ci porta. Sarebbe un giusto premio per i ragazzi, per come hanno lavorato. Tanti hanno fatto la loro migliore stagione da quando giocano a calcio. Ci sono stati giocatori che mi hanno sorpreso in positivo, che sono cresciuti più di quello che pensavo. Possiamo crescere ancora un po’ individualmente, non tanto; più che altro si può crescere collettivamente, nella comprensione del gioco e nella maturità. Individualmente molti giocatori hanno un livello già alto per quelle che sono le loro possibilità. In questi due anni, al di là dei risultati che secondo me sono stati ottimi, quello che è stato fatto a livello di lavoro è importante. Abbiamo fatto un ricambio generazionale. Sono andati via tanti giocatori con contratti molto alti e sono arrivati ragazzi giovani che rappresentano un valore chiaro e netto per la società. Penso che sia stato fatto in questo senso un ottimo lavoro e come società abbiamo lavorato bene e in sintonia in quel senso. Ho cambiato modo di parlare? Il mio tipo di comunicazione a volte porta cose positive ma alla lunga non va bene. Secondo me è giusto essere molto più concentrati sulle cose per poi risolvere i problemi in altri modi. Non c'è stata mai cattiveria da parte mia ma anche io comunicando così mi sento più sereno e concentrato", aggiunge Juric.

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"Non voglio parlare del futuro e del passato adesso. Voglio proprio godermi il momento e pensare che se tutto va bene e riusciamo a vincere sarà uno dei più grandi risultati degli ultimi trent’anni. Voglio viverla bene, con gioia e allegria, poi si pensa alle altre cose. Bisogna sempre lavorare in sintonia. Vagnati ha il suo staff e lavora. È sempre in giro, lui viaggia molto, ora è in Argentina, va spesso a vedere lui i giocatori e poi si discute sulle caratteristiche. Diciamo che più si va avanti e più capisce come la vedo io. Ci rivedremo a luglio? Massima concentrazione, poi vediamo con serenità. Siamo molto concentrati sull'obiettivo, avevamo l'obiettivo di arrivare ottavi, siamo arrivati all'ultima giornata con la possibilità di farcela. Tutto il resto l'ho lasciato perdere, non abbiamo parlato di altro. Dopo la fine del campionato ci vedremo tutti insieme e parleremo. Ho detto 'vedremo' perchè la concentrazione è andata tutta sulla squadra, a come crescere e migliorare, e penso che in campo si sia visto. A me piace essere concentrato sul presente Futuro all'estero? Sì perchè ho conosciuto realtà superiori all'Italia come scienza, come preparazione, mettersi in un una situazione dove non ti devi inventare tu niente ma imparare dagli altri mi piacerebbe", prosegue Juric.

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"Siamo consapevoli che otto squadre, inclusa la Fiorentina, hanno una struttura nettamente superiore alla nostra. Con un solo mercato non è che cambi molto le cose. Secondo me noi ci dobbiamo concentrare in generale è diventare perfetti nel lavoro, alzare l’asticella nel lavoro. Secondo me siamo a un livello buono ma io vorrei portarlo a un altro livello ancora. Come migliorare i giocatori? Come evitare gli infortuni? Come si può investire in persone capaci che ci mancano, professionisti che ci mancano in certe cose? E poi anche negli acquisti dobbiamo essere più avanti su tante cose. Allora così magari riesci ad avvicinarti a chi sta sopra, perché economicamente non ci sono le basi, gli introiti sono differenti. Ma se si alza l’asticella del nostro lavoro io mi auguro che possiamo avvicinarci. Quest'anno è già stato stimolante a livello di lavoro, abbiamo alzato un po' l'asticella. A me piace la situazione, penso che il lavoro nostro, del mio staff, possa migliorare ancora. Poi ovviamente anche nel comprare i giocatori bisogna alzare il livello di attenzione; certe cose le abbiamo fatte bene, con logica, molto attenti sulle caratteristiche; ma altre volte siamo stati frettolosi e non in sintonia totale. Si possono fare passi in avanti. Intoccabili? No, per il Torino è meglio che non ce ne siano e il passato, vedi Belotti. Forse l'unico che non dovrebbe essere mai ceduto è Buongiorno, perchè nella mia idea rappresenta il Toro. Gli altri? Ognuno ha il suo prezzo, ma per me Buongiorno rappresenta il Torino", conclude Juric.

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