Zapata: "Toro, ti porto in Europa. All'Atalanta non ero più importante"

L'attaccante colombiano si è presentato con grande entusiasmo in conferenza stampa tra obiettivi, Juric e retroscena di mercato
Zapata: "Toro, ti porto in Europa. All'Atalanta non ero più importante"© LAPRESSE

Il Torino nell'ultimo giorno di mercato ha regalato alla piazza l'attaccante Duvan Zapata. "Un colpo di grande spessore" ha detto Vagnati nel corso della presentazione del colombiano. L'accordo con l'Atalanta è arrivato proprio nelle ultime ore e in nerazzurro negli ultimi ha sempre lasciato il segno in zona gol. 

A Juric ha sempre voluto un centravanti di peso specifico importante oltre a Sanabria, anche per avere più scelta e giocatori con caratteristiche diverse da poter utilizzare insieme o anche a seconda dell'avversario di turno. Voglia di cambiare aria e iniziare una nuova avventura, sempre in Serie A, per Zapata che nella giornata odierna si è presentato in conferenza come nuovo giocaotre granata. 

Zapata-Torino, le parole in conferenza

Sorridente e felice per la nuova avventura ma anche diretto nelle risposte alle domande, soprattutto a quella sul motivo della scelta di accettare l'offerta del Torino: "Qui mi hanno subito fatto sentire importante cosa che dove stavo prima, forse, non ero più". Un chiaro messaggio all'Atalanta che in estate ha preferito puntare su Scamacca ed El Bilal Touré, ma oltre a questo: "So di arrivare in una buona squadra che ha idee di gioco chiare e sono stati gli unici a volermi fortemente". 

Poi sui primi giorni nella nuova città: "Ormai sono da tanti anni in Italia e mi ambiento bene anche cambiando, quello che più importa è adattarsi subito in campo coi nuovi compagni" e, a tal proposito, "con la sosta per le Nazionali ho potuto lavorare col mister e ambientarmi con gli schemi, che in parte già conosco e posso usare a mio vantaggio". Sulle differenze tra Gasperini e Juric: "I concetti sono simili ma mai uguali. Qui al Torino il tecnico mi ha chiesto di stare molto più in area di rigore senza spostarmi sull'esterno". E poi sul retroscena mercato...

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Zapata: "La Roma ha fatto altre scelte"

Di Zapata si è parlato anche di Roma in estate ma "poi loro hanno fatto altre scelte" e sul passato: "Sono stato più volte vicino al Torino. Il Napoli non ha voluto cedermi e poi sono finito alla Sampdoria". Sui risultati con l'Atalanta: "Rappresentano il passato e ora voglio concentrami solo sul presente. Fare paragoni non è il caso ma so di essere in un club importante e giocando con una certa mentalità nessun risultato è precluso". 

In chiusura Zapata ha parlato della sua condizione e dei suoi obiettivi: "Ora mi sento bene e voglio dimostrare le mie capacità. So le aspettative che ci sono. Doppia cifra? Penso di potercela fare, ma è importante raggiungere gli obiettivi di squadra e io voglio trascinare il Torino in Europa. Ho tanto entusiasmo e voglio trasmetterlo a tutti i compagni". 

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Il Torino nell'ultimo giorno di mercato ha regalato alla piazza l'attaccante Duvan Zapata. "Un colpo di grande spessore" ha detto Vagnati nel corso della presentazione del colombiano. L'accordo con l'Atalanta è arrivato proprio nelle ultime ore e in nerazzurro negli ultimi ha sempre lasciato il segno in zona gol. 

A Juric ha sempre voluto un centravanti di peso specifico importante oltre a Sanabria, anche per avere più scelta e giocatori con caratteristiche diverse da poter utilizzare insieme o anche a seconda dell'avversario di turno. Voglia di cambiare aria e iniziare una nuova avventura, sempre in Serie A, per Zapata che nella giornata odierna si è presentato in conferenza come nuovo giocaotre granata. 

Zapata-Torino, le parole in conferenza

Sorridente e felice per la nuova avventura ma anche diretto nelle risposte alle domande, soprattutto a quella sul motivo della scelta di accettare l'offerta del Torino: "Qui mi hanno subito fatto sentire importante cosa che dove stavo prima, forse, non ero più". Un chiaro messaggio all'Atalanta che in estate ha preferito puntare su Scamacca ed El Bilal Touré, ma oltre a questo: "So di arrivare in una buona squadra che ha idee di gioco chiare e sono stati gli unici a volermi fortemente". 

Poi sui primi giorni nella nuova città: "Ormai sono da tanti anni in Italia e mi ambiento bene anche cambiando, quello che più importa è adattarsi subito in campo coi nuovi compagni" e, a tal proposito, "con la sosta per le Nazionali ho potuto lavorare col mister e ambientarmi con gli schemi, che in parte già conosco e posso usare a mio vantaggio". Sulle differenze tra Gasperini e Juric: "I concetti sono simili ma mai uguali. Qui al Torino il tecnico mi ha chiesto di stare molto più in area di rigore senza spostarmi sull'esterno". E poi sul retroscena mercato...

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