TORINO - All’insegna del numero 3: l’esito della gara contro l’Empoli ha consentito al Toro di incamerare 3 punti che ribadiscono la volontà dei granata di provare fino all’ultimo a centrare una qualificazione alle Coppe europee. Inoltre, superando i toscani di Andreazzoli, è arrivata la terza vittoria consecutiva in casa. E, affatto non ultimo, dopo aver mantenuto la porta inviolata contro l’Atalanta e il Frosinone anche contro gli azzurri Milinkovic-Savic non ha subito gol.
I numeri
E qui si vuole proprio mantenere l’attenzione sulla fase difensiva dei granata, sui numeri da record inanellati, sull’equilibrio trovato dal varo del 3-5-2 in avanti, sulla forza individuale dei centrali schierati nella retroguardia a... 3 che è stella polare della proposta di gioco di Juric. Bene subito snocciolare qualche dato, per stendere una base alle riflessioni successive. Partendo dalle 8 partite totali chiuse dal Torino senza incassare gol su 16 complessive: quarta difesa della Serie A dopo Inter (7), Juve (10) e Bologna (12). Per scovare una squadra così impermeabile bisogna tornare a un tempo ormai lontano, alle stagioni - Mondonico allenatore - 1991-92 e seguente. E sedici sono anche i palloni raccolti dai portieri nella porta granata: 14 in 15 uscite da Milinkovic-Savic, due incassati contro il Bologna da Gemello. Qui si fa un salto lungo esattamente 30 anni, visto che l’ultima volta il dato era stato registrato nel 1993-94 (tecnico era sempre il Mondo). C’è invece una variabile nella quale questo Toro è addirittura da scudetto: nessuna squadra dell’attuale campionato ha subito soltanto un gol nella prima mezz’ora di gioco. È successo contro il Sassuolo, quando dopo l’acuto di Sanabria è toccato al neroverde Thorstvedt pareggiare temporaneamente l’incontro, prima che nella ripresa Vlasic fissasse il punteggio sul 2-1 (dietro al Toro, l’Inter con 2).