Toro, la difesa è un muro. Buongiorno: “Merito di tutti”

Il centrale granata guida un reparto che è il quarto del campionato e nelle ultime sei giornate addirittura il migliore con l’Inter
Toro, la difesa è un muro. Buongiorno: “Merito di tutti”© LAPRESSE

Il 3-0 al Napoli è un altro mattone al muro difensivo del Torino di Juric, sempre più solido dall’inizio di dicembre. Nelle ultime sei giornate la squadra granata ha subito appena due gol. Solo l’Inter capolista è stata altrettanto ermetica nello stesso periodo. È un dato che riassume gli altri numeri di questo girone di andata chiuso al 10° posto. Il Torino è la quarta miglior difesa del campionato: 18 reti incassate, due in più del Bologna, sei della Juventus e nove dell’Inter. Quella di domenica è stata la nona giornata conclusa con la porta inviolata dall'inizio di questa Serie A, la quarta nelle ultime sei giornate, la fase iniziata dopo la sconfitta di fine novembre col Bologna, caratterizzata da miglioramenti sempre più evidenti. Sono statistiche che valgono doppio perché sono state costruite nonostante il grave infortunio di Schuurs, colonna della retroguardia del Torino.

Le parole di Buongiorno

Lo sottolinea uno dei protagonisti principali di questo rendimento difensivo: Alessandro Buongiorno, doppiamente felice visto che è reduce dalla rete del 3-0 ai campioni d’Italia, intervenuto ieri alla presentazione del nuovo album delle figurine Panini nel centro di produzione della Lega a Lissone, alle porte di Monza: «Sono riuscito a venire qua grazie alla vittoria di domenica perché così il mister non ha messo l'allenamento in giornata. Quando si vince l'animo è più gioioso ed eccomi qui», ha scherzato Buongiorno prima di analizzare il momento felice della retroguardia granata, allargando il discorso all’organizzazione complessiva della squadra: «Ciascuno di noi sta facendo un lavoro importante negli allenamenti. Tutti e undici abbiamo l’obiettivo di recuperare palla per ripartire e di difendere insieme. È questo lo scopo. Più che di difesa parlerei di fase difensiva. Stiamo andando molto bene, come dimostra il dato dei gol presi. Speriamo di continuare in questo modo. È cambiata la consapevolezza e stiamo lavorando bene soprattutto in questo periodo. In ogni allenamento diamo il massimo. Il Napoli deve assestarsi un po’, ma noi abbiamo avuto un grande merito. Li abbiamo messi in difficoltà. Stiamo stati precisi e ordinati. Sapevamo quello che dovevamo fare».

Ora deve migliorare la produzione in attacco: «Forse abbiamo perso qualche punto per strada, ma è stato un girone d’andata positivo. Cercheremo di continuare così e lavorare anche più duramente per creare qualche gol in più perché ci è un po' mancata la fase offensiva», prosegue Buongiorno con un’analisi inevitabile visto che il Torino è quint’ultimo per reti segnate nelle prime 19 giornate. Sono state appena 18, delle quali per l’appunto tre domenica. Hanno fatto peggio solo le ultime quattro della classifica: Cagliari, Verona, Empoli e Salernitana.

Buongiorno, la Nazionale e il mercato

Buongiorno ha anche traguardi chiari a livello personale con vista sulla maglia azzurra in ottica Europeo: «Lavoro per migliorarmi ogni giorno e mettere tutto quello che serve per essere convocato dal ct Spalletti prima per le partite di marzo e poi per la competizione di giugno e luglio in Germania». Prosegue in parallelo il ruolo di bandiera granata del futuro, una storia iniziata con il rifiuto di Buongiorno al trasferimento all’Atalanta negli ultimi giorni del mercato della scorsa estate, una decisione che ha reso ancora più forte il legame del numero 4 con il popolo granata: «La mia è stata una scelta frutto di pensieri. Mi sono guardato dentro, ho pensato a cosa potevo dare al Torino e cosa poteva darmi il Torino per crescere. Sono contento di questa scelta, poi per il futuro vedremo. Mi fa piacere leggere dell’interesse delle big nei miei confronti. Io penso a migliorare ed essere pronto per la Nazionale, quello che sarà poi lo vedremo». In questo momento l’unica altra maglia alla quale pensa Buongiorno è quella azzurra. E la tenuta difensiva del Torino conferma che il leader del reparto di Juric non ha distrazioni.

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