A22 e la nuova formula del torneo
Se il problema è la meritocrazia, però, allora la nuova formula di Superlega proposta da A22 potrebbe anche essere una possibile soluzione: si può sicuramente discutere su “quanto” premino il merito le promozioni e retrocessioni tra le tre categorie “Star”, “Gold” e “Blue” e l’accesso a quest’ultima dai campionati nazionali, ma non “se” lo premino, al contrario di quanto avveniva con la formula del 2021.
Le parole di Gasperini e Mourinho
Una diversità sottolineata da Gian Piero Gasperini, comunque lapidario nel ribadire che «Il calcio deve essere di tutti e deve essere meritocrazia. Bisogna anche capire che non è più quella Superlega che è stata bocciata, poi bisognerà capire nei prossimi mesi o nei prossimi anni che cosa vorrà dire questa sentenza». Capire, per poi magari rifiutare comunque, ma non a prescindere. È un distinguo importante rispetto a una chiusura assoluta. Un distinguo lo fa anche José Mourinho nell’esprimere la sua contrarietà alla Superlega, che è quella dell’allenatore della Roma mentre lui personalmente non si pronuncia: «Io sono allenatore della Roma e la posizione della Roma è anche la mia. Non commenterò, ho tanta esperienza nel calcio e l’ho vissuto in differenti momenti ma non voglio fare nessuna analisi pubblica». Spiega invece la sua contrarietà Andrea Pirlo: «Io sono per il calcio “nostro”, quello della meritocrazia. Si deve giocare per poter avere l’ambizione di raggiungere gli obiettivi. È giusto rimanga così ed è giusto che tante squadre si siano opposte. Il bello del calcio è uno vince e merita di andare in alto» . Convincere che la Superlega non lo impedirà sarà probabilmente la sfida decisiva per A22.