Sainz, la strategia
Prima gestendo una gara sotto ritmo per non pagare dazio sul consumo delle gomme (il limite della SF-23), poi rallentando il giusto per concedere a Norris il Drs. Una sua scelta, non della squadra. Poteva costargli un sorpasso (come a Monza da Verstappen e Perez), invece gli è servito per dare a Lando quel bust sufficiente per tenere dietro le Mercedes, con Russell frustrato al punto di andare a sbattere all’ultimo giro. «Sì, tenere vicino Lando è stata una decisione personale, ma era necessaria per vincere. Se l’avessero superato, avrebbero passato anche me» conferma Carlos, ribadendosi un calcolatore, un pilota-computer alla Prost, ma con la passione da spagnolo.
Forse il mix perfetto. «Ho dovuto mettere in atto tutte le tattiche che avevo in mente prima della gara, perché è successo di tutto. Ma nomn ho avuto paura, l’avevo messo in conto. È stata una questione mentale più che fisica, perché serviva una gara perfetta. E credo che l’abbia fatta anche la Ferrari». La nuova Ferrari.