ROMA - Dopo il trionfo degli Australian Open e il rientro in Italia per ricevere i complimenti della premier Giorgia Meloni e quelli del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (nell'incontro si celebrerà anche lo storico successo di Coppa Davis), Jannik Sinner parla in conferenza stampa dalla capitale. Queste le sue parole: "Sono contento di condividere queste emozioni con voi, ma non c'è solo un torneo. Ce ne sono tanti durante l'anno, abbiamo possibilità di fare bene e fare male. Dobbiamo essere pronti e contenti di essere in questa situazione. Un tragiardo improtante per me e per il mio team. Si sente il calore della gente e questo mi piace, però come ragazzo sono come due settimane fa. Semplice e normale".
Sinner: "Vagnozzi e Cahill fanno il meglio per me"
"Il fisico ora è abbastaza buono, ma so che devo migliorare soprattutto forza e resistenza. Tanto lavoro in palestra per fare tutto meglio. Gli step importanti che sono stati fatti sono arrivati a livello mentale per affrontare partite e momenti precisi", prosegue così Jannik Sinner all'interno della conferenza stampa che lo ha tenuto per oltre un'ora in risposta alle domande dei giornalisti. Ovviamente un pesniero anche al suo staff: "La cosa più importante è come lavorano Simone e Darren insieme. Sono aperti di mente, nessuno è invasivo e questo fa la differenza. Simone è bravo tecnicamente e tatticamente perchè anche lui è stato giocatore e sa quale colpi funzionano. La cosa migliore è che tutti e due sono umili e si ascoltano a vicenda mettendosi in gioco per capire cosa è meglio per me. Darren ha fatto una carriera incredibile. Ha portato tanti al numero 1 e ha fatto con me il suo quinto slam. Sapeva come gestire la pressione e diciamo che si dividono in questo. Lui gestisce la pressione Simone l'aspetto tattico".
"Sanremo? Faccio il tifo da casa"
Non poteva mancare la domanda su Sanremo: "Faccio il tifo da casa. Evento bello ma sto facendo due giorni a Roma, l'Australia è finita. Quando devo andare a Sanremo sono già a fare ciò che mi piace". Poi il futuro sul campo e sugli avversari: "L'anno scorso una semifinale a Wimbledon, ora ci sono altri tornei. Il primo è andato bene ma ce ne sono altri tre. Mi mancava la competizione e il primo torneo che ho fatto è stato Melbourne, ero felice e carico. Fisicamente mi sono sentito bene. L'obiettivo è di provare ad andare a caccia. Vediamo quello che riusciamo a prendere, ci saranno settimane buone e meno buone, ma adesso vediamo come va. Zverev sarà sicuramente un giocatore molto importante di questa stagione. Ha giocato bene la United Cup, ha vinto tante partite in Australia. Sarà tosto da battere. non vedo l'ora di affrontarlo perchè è completo. Lo abbiamo visto battere i numeri uno, contro Alcaraz è stato ottimo. Speriamo di sfidarlo il prima possibile. 3 su 5 o 2 su 3 cambia, ma sicuramente sarà uno molto molto forte. Non solo in questa stagione ma anche nei prossimi anni".
"A Monaco vivo come una persona normale"
Chiarisce anche l'aspetto relativo alla residenza: "Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco e ci sono andato io. La cosa più bella di Monaco che si cono tanti giocatori di tennis, le strutture sono ottime e lì mi sento a casa. Sto bene lì, mi sento a casa, ho una vita normale, posso andare al supermercato e sto bene lì". Mentre sui sogni prosegue:"La pressione è un privilegio averla. Quando le cose vanno bene hai sempre più voglia. Però sono tranquillo io e il mio tema per raggiungere obiettivo e sogni. Vincere uno slam era uno di questi e ora so come ci si sente. La cosa più bella sarà dunque tornare in campo e di lavorare perchè è questo ch emi ha prtato questo successo. Ci sono tante differenze tra i primi 5, al momento sono numero 4 e poi c'è il numero uno. Facciamo un passo alla volta, questo è l'obiettivo. Il futuro è difficile da dire".
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