Ranking Elo, tutte le valutazioni da considerare
La cosa interessante è che per ogni giocatore ci sono quattro differenti valutazioni Elo: una generale, che tiene conto di tutti i fattori, una relativa solo ai campi in cemento (senza fare distinzione tra quelli outdoor e indoro), una ai campi in erba e un’altra che prende in considerazione solo i match giocati sulla terra battuta. Sul sito Tennis Abstract (il cui fondatore è Jeff Sackmann) è disponibile una spiegazione che descrive nel dettaglio il funzionamento del ranking. Sul sito è evidenziato come una valutazione al 50% tra quella complessiva e quella relativa alla superficie su cui si gioca è la soluzione preferibile per avere una classifica più accurata. Alle 4 valutazioni di cui parlavamo poco fa se ne aggiungono quindi altre tre che permettono di stabilire un valore peculiare per le rispettive superfici.
Il concetto principale, al di là di questi dettagli molto tecnici, è che la classifica viene stilata in base alle partite giocate, alla qualità dell’avversario battuto e non solo considerando il singolo risultato ottenuto in determinato torneo. Il ranking viene aggiornato settimanalmente in base proprio a questo calcolo. In rapporto alla differenza di punti in questa graduatoria Elo fornisce una percentuale di vittoria per una sfida che si andrà a disputare: 100 punti di distanza tra due atleti implica che il favorito ha il 64% di possibilità di vincere, 200 punti il 76%, 300 punti l’85%, 400 punti il 91% e 500 punti il 95%. Altro elemento da non trascurare è che sono due le graduatorie stilate: quella riferita alla stagione in corso e quella allargata alle ultime 52 settimane.
Andiamo dunque a vedere e scoprire insieme le prime 50 posizioni della classifica complessiva (quella che tiene conto delle sfide degli ultimi 365 giorni), aggiornata al 1 aprile 2024 e quindi il giorno successivo la fine del secondo Masters 1000 stagionale di Miami, giocato in Florida e che ha visto trionfare Sinner.