Gli Usa in Italia
E in questo quadro vanno inserite e considerate le compravendite di club che stanno moltiplicandosi in questi mesi con l’avanzata dagli americani da una parte e di qatarini e sauditi dall’altra. In Italia sono già sette i club a proprietà statunitense (Milan, Roma, Atalanta, Fiorentina, Genoa, Spezia, Bologna) e otto in Premier League (Arsenal, Aston Villa, Bournemouth, Chelsea, Crystal Palace, Fulham, Liverpool e Manchester United). Ma proprio in questi giorni l’Everton potrebbe diventare americano (777 Partners) e si replica il grande scontro Usa-Qatar per lo United che potrebbe passare in mani angloamericane se prevalesse Jim Ratcliffe (miliardario nel settore petrolchimico che prepara l’offerta con i fondi statunitensi Goldman Sachs e, guarda un po’, JP Morgan) o finire in mani qatarine in caso di successo dell’offerta di Jassim bin Jaber Al Thani, ex primo ministro del Qatar. Una cosa è certa, qualunque sia il finale di questa vicenda e di quella più ampia a livello europeo, il calcio non è e non sarà mai del popolo, ma resterà un business venduto più o meno bene e che rimarrà più o meno rilevante a livello mondiale.