Henderson-Juve: i dettagli
E poi? Ecco, qui nasce una prima divergenza ancora da sanare. Perché i bianconeri vorrebbero prelevare Henderson dall’Al-Ettifaq per 6 mesi, così da compensare le attuali ristrettezze numeriche in mediana senza appesantire l’organico della prossima stagione, mentre il giocatore vuole allontanarsi dall’Arabia (il contratto scadrà soltanto nel 2026) per almeno 18 mesi. Un prestito semestrale con opzione di rinnovo potrebbe rappresentare il giusto compromesso, ma il confronto tra le parti è appena iniziato. Anche il dibattito interno alle mura della Continassa sull’eventuale operazione, d’altronde, è ancora in piena evoluzione. Tra aspetti economici e, naturalmente, tecnici. Il profilo di Henderson, per altro piuttosto “allegriano” per interpretazione del calcio, non si discute: l’inglese ha esperienza e personalità sufficienti per assicurare al reparto bianconero un salto di qualità, dall’alto della Champions League sollevata al cielo nel 2019 con il Liverpool e delle tante battaglie affrontate con l’Inghilterra. Al contempo, però, l’ex Reds è prossimo alle 34 primavere e arriva da sei mesi in un campionato periferico. Oltre a non aver mai saggiato il campionato italiano: nella prospettiva di offrire il proprio contributo per quattro mesi al massimo, i tempi d’ambientamento e d’adattamento giocherebbero un ruolo fondamentale. Per Allegri e anche per il giocatore stesso, desideroso di mettersi in evidenza agli occhi del ct Southgate in vista dell’imminente Europeo di Germania.
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