TORINO - Se il passaggio di Arthur alla Fiorentina ha visto impressa in bella mostra la firma di Cristiano Giuntoli, l’arrivo del neo direttore tecnico alla Juventus non è per forza corrisposto ad altre accelerate sul fronte delle uscite.
Anzi: l’approdo a Torino del dirigente scudettato, in alcuni casi, ha frenato i discorsi già intavolati. Come nel caso della trattativa con il West Ham per Denis Zakaria. Il diktat di Giuntoli, d’altronde, è chiaro: non si rincorre nessuno per elemosinare un’offerta, non si scende a compromessi pur di alleggerirsi in fretta dal peso di un esubero. Il patrimonio tecnico nelle mani dei bianconeri è importante, anche negli elementi che difficilmente saranno centrali nel “progetto ter” di Allegri, e in quanto tale non dev’essere svilito. Valorizzato, semmai, per assicurare ossigeno alle casse societarie e nuovo impulso al mercato in entrata.
Juventus, la situazione Zakaria
La cessione di Zakaria ai londinesi, in questo senso, non è discorso da declinare al passato. Tra le parti, certo, rimane una significativa distanza nelle cifre e nella modalità d’acquisto, con la Juventus che spinge – almeno – per un prestito con obbligo di riscatto che garantisca 18-20 milioni totali e gli Hammers che nicchiano mettendo ora nel mirino il più blasonato Goretzka. Ma il canale di comunicazione resta aperto e, soprattutto, non è il solo utilizzato dai bianconeri per ragionare sull’addio dello svizzero: in Premier infatti il centrocampista piace parecchio, non soltanto a Londra.