
TORINO - Alle porte c’è Juve-Inter, ma è ancora un po’ presto per capire quali saranno i protagonisti. Ma di sicuro si può dire che in nerazzurro giochi il calciatore armeno più forte di sempre e anche il più conosciuto dalle nostre parti (e non solo): Henrikh Mkhitaryan. Sarà una delle tante attrazioni dello Stadium il 26 novembre, nel frattempo la Juventus prende le misure di quello che in patria (e non solo) è considerato come il suo erede naturale: Eduard Spertsyan. Messo sul mercato, di fatto, Samuel Iling Jr perché ritenuto sacrificabile con l’intento di fare cassa, la Juventus non ha perso di vista la possibilità di rinforzarsi, magari già a gennaio, con un elemento offensivo capace di saltare l’uomo, creare superiorità numerica, dare uno strappo nell’ultima mezzora. Insomma, un Berardi, detto che Domenico difficilmente potrà lasciare il Sassuolo nella finestra invernale: lungo la via Emilia la strada per la salvezza è ancora da costruire e perdere il simbolo non sarebbe un bel segnale. Del resto quello per Berardi, l’originale, sarebbe un grosso sforzo economico per un colpo che consentirebbe sì un immediato salto di qualità, ma che non rappresenterebbe un investimento per il futuro.
Spertsyan, sorpresa Juve: Giuntoli continua a osservare il colpo mercato
Spertsyan, la tipica giocata alla Giuntoli
Il classe 2000 armeno invece lo sarebbe eccome: è una tipica giocata alla Giuntoli, nel pieno stile del dirigente che ha riportato lo scudetto a Napoli. Certo, nell’urgenza del momento Massimiliano Allegri preferirebbe affidarsi, in caso di nuovi acquisti, a gente di comprovata esperienza, possibilmente con un po’ di kilometri nel campionato italiano. Ma la dirigenza bianconera deve anche pensare in maniera differente, anticipando la concorrenza per giovani che possono diventare decisivi in Serie A: l’esempio del georgiano Kvaratskhelia è illuminante riguardo il tipo di operazioni da strutturare per la Juve del futuro.
