Bonaventura e Pereyra: l’ultimo mercato Juve. Weah, la Premier bussa

Il club bianconero si sta muovendo in ogni direzione per trovare in prestito il centrocampista con doti offensive e subito pronto che serve ad Allegri

TORINO - Non si può certo dire che la strategia della Juventus sia cambiata. Semplicemente siamo arrivati all’ultima curva di trattative aperte: mancano ancora pochi granelli per esaurire la clessidra e i dirigenti bianconeri sono sempre stati vigili, pronti a cogliere ogni occasione. Insomma, Giuntoli e Manna le tenteranno tutte per provare a trovare una soluzione per il centrocampista che serve.

Juve, ecco il profilo che serve ad Allegri

Il quadro è chiaro già dall’inizio di gennaio: non ci sono le risorse per un’operazione di primo livello a titolo definitivo e non c’è nemmeno l’intenzione di perfezionare un prestito con obbligo di riscatto che costringerebbe il club ad aprire il portafogli in estate, riducendo così il margine per altri colpi. Oltre alle necessità economiche, ci sono anche quelle tecniche e di spogliatoio: l’intenzione bianconera è quella di non intaccare un giocattolo che sta funzionando, ma che avrebbe bisogno di un ingranaggio in più per rendere ancora di più. E Allegri ha idee ben precise, non solo a livello tecnico-tattico: serve un giocatore pronto subito, in grado di scendere in campo, eventualmente, già a San Siro domenica, per dire. Qualcuno che conosca bene la Serie A e non il primo nome esotico che capita.

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Juve, tutti i nomi per il centrocampo

La riprova più evidente della rotta tracciata dal tandem Giuntoli-Manna è arrivata nelle ultime, sempre più frenetiche, ore di mercato. Quando la Juventus, liberato spazio in organico con la cessione in prestito di Kean all’Atletico Madrid, si è rimessa concretamente alla ricerca del tanto agognato centrocampista offensivo a costo zero o quasi. Un profilo in linea con quello del 33enne Roberto Pereyra, non a caso in cima alle preferenze espresse da Allegri, che con il “Tucu” aveva disputato anche una finale di Champions nel 2015. I bianconeri hanno provato a bussare alla porta dell’Udinese per una cessione temporanea fino al termine del campionato, ma i 5 milioni di euro chiesti dai friulani hanno indotto dt e ds della Juventus a battere altre strade. E la seconda li ha portati a Firenze, per sondare il terreno intorno a Giacomo Bonaventura: porta chiusa, anche in questo caso, con il club viola che non ha espresso nemmeno una richiesta economica, ritenendo l’esperta mezzala una pedina troppo importante per lo scacchiere di Italiano. Capitolo archiviato? Probabilmente sì, anche se un piccolo spiraglio - in questo caso - risulterebbe ancora aperto. Perché non è un mistero la fede bianconera del ragazzo da giovane ed è legittimo che “Jack” valuti la chiamata bianconera come l’ultima, grande, occasione della carriera, a 34 anni compiuti in agosto. Bonaventura, insomma, non disdegnerebbe l’inattesa svolta invernale, a maggior ragione al cospetto di una formula che possa prevederne una conferma a Torino anche per un’ulteriore stagione.

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Calciomercato Juve, ore frenetiche per Giuntoli e Manna

Giuntoli e Manna, a 72 ore dal gong sulla sessione invernale, proseguono insomma la ricerca di un elemento che possa sopperire alle attuali lacune numeriche e tecniche in mezzo al campo. Senza perdere di vista i giovani di qualità nel mirino per giugno: da Samardzic a Ferguson, passando per Colpani, prospetti però complessi da avvicinare a gennaio, se non attraverso un salato prestito oneroso con annesso obbligo di riscatto estivo. Remote anche le piste “inglesi”: con Henderson accasato all’Ajax e Phillips al West Ham, il Tottenham pare infatti aver chiuso le porte alla partenza di Hojbjerg. Sullo sfondo e in un altro ruolo, nell’ottica di irrobustire numericamente la rosa, resta l’idea dell’ex Bernardeschi, nelle ultime ore più vicino però alle romane, mentre ieri è stata rispedita al mittente una richiesta dell’Everton per Weah.

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Il quadro è chiaro già dall’inizio di gennaio: non ci sono le risorse per un’operazione di primo livello a titolo definitivo e non c’è nemmeno l’intenzione di perfezionare un prestito con obbligo di riscatto che costringerebbe il club ad aprire il portafogli in estate, riducendo così il margine per altri colpi. Oltre alle necessità economiche, ci sono anche quelle tecniche e di spogliatoio: l’intenzione bianconera è quella di non intaccare un giocattolo che sta funzionando, ma che avrebbe bisogno di un ingranaggio in più per rendere ancora di più. E Allegri ha idee ben precise, non solo a livello tecnico-tattico: serve un giocatore pronto subito, in grado di scendere in campo, eventualmente, già a San Siro domenica, per dire. Qualcuno che conosca bene la Serie A e non il primo nome esotico che capita.

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