Carnesecchi e i suoi fratelli: i portieri italiani fanno felice Spalletti

Donnarumma e Vicario, stelle all’estero, non sono più soli. Il numero uno dell’Atalanta è lanciatissimo e ora il ct azzurro può scegliere anche in Serie A
Carnesecchi e i suoi fratelli: i portieri italiani fanno felice Spalletti© LAPRESSE

Il calcio italiano è in buone mani, è proprio il caso di dirlo. Era dagli anni Novanta che non c’era in Serie A una generazione di portieri nostrani così talentuosi. Per la gioia pure di Luciano Spalletti, che ora ha solamente l’imbarazzo della scelta in vista di Euro 2024. Alle spalle di Gigio Donnarumma e Guglielmo Vicario pressoché certi di volare in Germania c’è un poker di estremi difensori che punta a strappare la convocazione. La maglia azzurra, infatti, potrebbe diventare, per alcuni di loro, anche il trampolino di lancio definitivo in vista del mercato estivo. Le pretendenti appunto non mancano. Ma andiamo con ordine. Sulla bocca di tutti è finito negli ultimi giorni Marco Carnesecchi.

Carnesecchi, i rigori e l'Atalanta

La saracinesca dell’Atalanta sta vivendo la miglior stagione della sua (giovane) carriera. A 23 anni si è preso la porta nerazzurra, scalzando Juan Musso dal ruolo di titolare. A suon di grandi parate. Le ultime hanno stregato il Sassuolo, con Pinamonti ipnotizzato ben due volte dagli undici metri. Quella di parare i rigori è sempre stata una delle specialità del portiere romagnolo, che ne aveva già neutralizzati 11 tra Campionato Primavera e Serie B. Sabato sera al Gewiss Stadium è arrivata, in maniera indimenticabile, la prima volta nella massima serie. Il migliore dei modi per festeggiare il rinnovo del contratto fino al 2028 siglato qualche settimana fa. L’Atalanta, infatti, lo valuta già 40 milioni e punta a tenerselo stretto. Anche se per il futuro Juventus e Inter lo tengono d’occhio, dato che Szczesny e Sommer non sono più giovanissimi.

Provedel, Falcone e la Nazionale

A proposito di portieri da blindare: la Lazio è pronta a ritoccare il contratto di Ivan Provedel. L’estremo difensore di Pordenone ha dimostrato in un anno e mezzo di essere uno dei migliori in circolazione, tanto che nella Capitale hanno deciso di premiarlo con un robusto aumento dell’ingaggio dagli attuali 1,2 a 2 milioni netti a stagione. Il giusto premio per un rendimento sempre elevatissimo, tanto da essere stato inserito in pianta stabile nel giro azzurro da diversi mesi. Chi la Nazionale l’ha solo assaggiata una volta (lo convocò Mancini nel marzo 2023 per gli impegni contro Inghilterra e Malta) è Wladimiro Falcone, che a Lecce sta disputando un campionato di alto livello. Una serie di interventi super che stanno attirando le attenzioni delle società di prima fascia.

Di Gregorio, sirene Premier League

In particolare ad aver messo gli occhi sull’ex attore (da piccolo recitò come comparsa nel film “Viaggi di Nozze” di Carlo Verdone, oltre ad aver partecipato ad alcune puntate di “Ris” e “Distretto di Polizia”) sono state Roma e Fiorentina. I giallorossi sono il grande sogno di Wladi, che da buon romano non ha mai nascosto di fare il tifo per una delle 2 squadre della Capitale, nel suo caso quella giallorossa. Magari a giugno potrebbe essere la volta buona. Restando in tema di sicuri protagonisti della sessione estiva di trattative, il nome di Michele Di Gregorio va tenuto assolutamente d’occhio. Gli 007 spallettiani l’hanno visionato più volte dal vivo nell’ultimo trimestre e ci stanno facendo un pensierino in chiave Nazionale. Sul mercato invece va registrato il no di DiGre alle sirene provenienti dalla Premier League. Il Newcastle a gennaio si era fatto avanti, ma il portiere scuola Inter preferirebbe restare in Italia. Il Milan lo tiene d’occhio nel caso in cui Mike Maignan non dovesse rinnovare (chiede 8 milioni per prolungare fino al 2028) e arrivasse dalle parti di via Aldo Rossi una maxi-offerta. Intanto Galliani ha già fissato il prezzo per il suo gioiello: servono 20 milioni per accaparrarselo.

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