Serie A, i marcatori all-time in un anno solare
Estendendo il discorso alla Serie A, Lautaro a dir la verità è ben distante dal podio: sul gradino più alto c'è Felice Placido Borel, che con la Juve nel 1933 ha siglato 41 reti; al secondo posto c'è invece Nordahl con 36 gol nel Milan del 1950; infine, al terzo posto, il trio composto da Vlahovic (Fiorentina, 2021), Ronaldo (Juventus, 2020) e Sivori (Juventus, 1961) a 33. Lontanissimi per il capitano dell'Inter, che con 28 gol è a sole 2 marcature dal "gruppone dei 30": Crespo (Lazio, 2001), Hansen (Juventus, 1952), Higuain (Napoli/Juventus, 2016), Immobile (Lazio, 2017), Meazza (Inter, 1930), Nordahl (Milan, 1949). E se invece riuscisse a segnare 3 reti nelle ultime 3 sfide di campionato del 2023, oltre a raggiungere Angelillo come detto precedentemente, Lautaro agguanterebbe anche la posizione occupata da Luca Toni, che con le maglie di Palermo e Fiorentina nel 2005 segnò 31 gol.
Lautaro, la media gol è da record
Più interessante il discorso che riguarda il campionato 2023/24, perchè con questi numeri Lautaro Martinez può sognare di scrivere la storia. Finora ha segnato 14 reti in 15 presenze: numeri alla mano, l'attaccante campione del mondo viaggia a una media di 0.93 gol a partita e 1 gol ogni 89 minuti e mezzo. Dovesse mantenere questi numeri - e non è scontato, visti i mesi di blackout in cui è solito incappare l'argentino -, potrebbe infatti raggiungere al terzo posto Nordahl, che ha siglato 35 reti nella stagione 1949/50 con la maglia del Milan. Ma anche superarlo, piazzandosi in testa alla classifica, dove ad oggi ci sono a 36 reti Immobile e Higuain, i due migliori marcatori in una singola stagione nella storia del nostro campionato (con la Lazio nel 2019/20 e con il Napoli nel 2015/16). Tanto per dare un'idea, alla 15esima giornata il Pipita era a 14 reti, mentre Ciro ne aveva già segnate 17. Insomma, il Toro è in linea e con questi numeri sognare il record di gol non è un'utopia.