Inzaghi: "Lautaro? Mai una parolaccia. Inter, in panchina mi fanno i reportage"

L'allenatore dei nerazzurri, nella conferenza stampa di vigilia, ha presentato la sfida Scudetto contro il Napoli

Il sorpasso c'è stato, ora c'è da tenere la testa della Serie A. Con lo spirito da primi della classe i ragazzi di Inzaghi si avvicinano a Napoli-Inter. Sulla sfida Scudetto ci sono punti di vista contrastanti: per Antonio Conte sarà una partita che potrà influire sulla corsa alla vittoria finale del campionato, per il tecnico nerazzurro invece non sarà così essendoci in palio ancora molti punti. Di questo e molto altro ha parlato l'allenatore della formazione milanese nella conferenza stampa di vigilia dove non è mancata la risposta piccata sulla questione Lautaro.

Napoli-Inter, la conferenza stampa di Simone Inzaghi

"Bisogna fare i complimenti a entrambe. Domani non sarà decisiva perché mancano 36 punti, ma sappiamo tutti l'importanza della gara". Per Simone Inzaghi si tratta di un campionato, fin qui, ben giocato, ma Napoli-Inter non sarà fondamentale ai fini della vittoria dello Scudetto. "Nei big match quest'anno non stiamo facendo come negli anni passati, in queste partite bisogna essere perfetti e finora non lo siamo stati. Dopo la Coppa Italia in questi due giorni abbiamo cercato di lavorare bene, su quello che bisogna migliorare, sapendo che nell'ultima partita con la Juve, nonostante un buon match, non è bastato. Sappiamo che dobbiamo fare di più". Sulla corsa Scudetto, rientra anche la Juve? "Sì, l'avevo detto a fine gennaio che la classifica era corta, senza tralasciare Juve e Lazio che con un paio di vittorie sarebbero potute rientrare. La classifica si è accorciata ancora di più". C'è un Inzaghi più partecipativo? "Sono 440 partite che sono così. Ultimamente mi stanno facendo dei reportage 94 minuti su 94 con la telecamera puntata. Lo sanno i ragazzi che ci tengo molto, sono ragazzi meravigliosi che cercano di dare tutto, e insieme a me c'è un grande staff".

Come si prepara la partita con il Napoli? "Tu puoi preparare una partita, ma poi c'è l'avversario che è un'ottima squadra, con un ottimo allenatore. Dovremo essere determinati e fare attenzione ai dettagli che fanno la differenza in queste partite". Conte parla di "obiettivo Europa", l'Inter? "Posso parlare per la mia squadra. Abbiamo tutti gli obiettivi ben fissi, a luglio lo dissi cercheremo di fare più partite possibili, così è stato ed è motivo di orgoglio. Cercheremo di ragionare partita dopo partita con grandissima ambizione, cercando di aggiungere trofei come fatto in questi anni, facendo il nostro massimo sapendo che il nostro percorso è partito da lontano. Un altro bel trofeo messo in questi anni è aiutare la società, vedere quello che era e quello che è oggi abbiamo migliorato il bilancio e sono molto contento. I dirigenti sono sempre con noi, cercando di risolvere i problemi che si vengono a creare". Com'è cambiato il Napoli rispetto all'andata? "Ha cambiato sistema, modulo, ha ottimi giocatori e sanno cosa fare sia con un modulo che con un altro. C'è da fare i complmenti perché ha fatto un grande percorso, domani sarà una grande partita".

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Inzaghi tra infortuni e cambi di modulo

I nerazzurri saranno ancora impegnati su tre fronti, una contingenza che può creare difficoltà? "Siamo tra le poche squadre in Europa a essere in corsa sui tre obiettivi, è motivo di orgoglio. Sappiamo che le partite e gli spostamenti richiedono energia, ma dobbiamo cercare di ragionare partita per partita. Purtroppo i problemi ci sono capitati nella stessa zona di campo e dovremo adattarci, ma lo abbiamo già fatto e lo faremo anche a Rotterdam". Nello specifico: "Credo che quello più avanti è Carlos Augusto che, in una ginocchiata con Kolo Muani, ha avuto un impatto che gli ha procurato una piccola lesione e la gamba dopo 14 giorni è ancora gonfia. Non ci sarànno lui, Sommer, Darmian e Zalewski. Il problema è che 3 sono nello stesso ruolo, potrebbe esserci un cambio di sistema, lo abbiamo fatto in corsa anche martedì. Vedremo quello che faremo. Thuram l'ho rivisto parzialmente mercoledì, ieri e oggi ha fatto un buon lavoro con la squadra e ha dato rassicurazioni. Domani avremo un piccolo risveglio e capiremo, oggi l'ho provato tra gli 11 ma non è detto che parta dall'inizio".

Come si fa fronte all'emergenza? E, soprattutto, i risultati negativi sono arrivati sempre dopo la Champions...: "È un dato di fatto, vero è che gli scontri diretti sono arrivati dopo la Champions in cui avevamo un giorno prima per prepararla. Questa settimana pensavamo di averla pulita e invece no. Adesso andremo a fare la partita nel migliore dei modi. Oggi come quinti ho provato Correa da una parte e Frattesi dall'altra, poi come ho detto l'altra sera possiamo mettere anche Pavard e Bisseck lì o cambiare sistema. Non mi era capitato di averne tre nello stesso ruolo fuori". Su Josep Martinez: "Sta facendo bene, ma non avevo dubbi. Sta lavorando con Sommer che sta facendo una grandissma annata, è venuto all'Inter contento sapendo che aveva davanti un grande portiere, ma ogni giorno ad Appiano dimostra di essere un giocatore da Inter".

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Inzaghi difende Lautaro Martinez

Continua a tenere banco la presunta bestemmia in diretta nazionale di Lautaro Martinez: "Quando c'è di mezzo l'Inter c'è sempre qualche parola in più. Mi ero arrabbiato per questo, mi ero sentito di difendere la squadra e la società che sono straordinari. Non mi piaceva cosa veniva detto, l'ultima cosa è quella di Lautaro: lavoriamo da quattro anni insieme, non gli ho sentito dire una parolaccia. Può capitare, compreso all'allenatore, ma lui non l'ho mai sentito. Andiamo avanti, nonostante questo il ragazzo l'ho visto in allenamento concentrato e ha lavorato bene. Ascolta e sente tutto".

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Il sorpasso c'è stato, ora c'è da tenere la testa della Serie A. Con lo spirito da primi della classe i ragazzi di Inzaghi si avvicinano a Napoli-Inter. Sulla sfida Scudetto ci sono punti di vista contrastanti: per Antonio Conte sarà una partita che potrà influire sulla corsa alla vittoria finale del campionato, per il tecnico nerazzurro invece non sarà così essendoci in palio ancora molti punti. Di questo e molto altro ha parlato l'allenatore della formazione milanese nella conferenza stampa di vigilia dove non è mancata la risposta piccata sulla questione Lautaro.

Napoli-Inter, la conferenza stampa di Simone Inzaghi

"Bisogna fare i complimenti a entrambe. Domani non sarà decisiva perché mancano 36 punti, ma sappiamo tutti l'importanza della gara". Per Simone Inzaghi si tratta di un campionato, fin qui, ben giocato, ma Napoli-Inter non sarà fondamentale ai fini della vittoria dello Scudetto. "Nei big match quest'anno non stiamo facendo come negli anni passati, in queste partite bisogna essere perfetti e finora non lo siamo stati. Dopo la Coppa Italia in questi due giorni abbiamo cercato di lavorare bene, su quello che bisogna migliorare, sapendo che nell'ultima partita con la Juve, nonostante un buon match, non è bastato. Sappiamo che dobbiamo fare di più". Sulla corsa Scudetto, rientra anche la Juve? "Sì, l'avevo detto a fine gennaio che la classifica era corta, senza tralasciare Juve e Lazio che con un paio di vittorie sarebbero potute rientrare. La classifica si è accorciata ancora di più". C'è un Inzaghi più partecipativo? "Sono 440 partite che sono così. Ultimamente mi stanno facendo dei reportage 94 minuti su 94 con la telecamera puntata. Lo sanno i ragazzi che ci tengo molto, sono ragazzi meravigliosi che cercano di dare tutto, e insieme a me c'è un grande staff".

Come si prepara la partita con il Napoli? "Tu puoi preparare una partita, ma poi c'è l'avversario che è un'ottima squadra, con un ottimo allenatore. Dovremo essere determinati e fare attenzione ai dettagli che fanno la differenza in queste partite". Conte parla di "obiettivo Europa", l'Inter? "Posso parlare per la mia squadra. Abbiamo tutti gli obiettivi ben fissi, a luglio lo dissi cercheremo di fare più partite possibili, così è stato ed è motivo di orgoglio. Cercheremo di ragionare partita dopo partita con grandissima ambizione, cercando di aggiungere trofei come fatto in questi anni, facendo il nostro massimo sapendo che il nostro percorso è partito da lontano. Un altro bel trofeo messo in questi anni è aiutare la società, vedere quello che era e quello che è oggi abbiamo migliorato il bilancio e sono molto contento. I dirigenti sono sempre con noi, cercando di risolvere i problemi che si vengono a creare". Com'è cambiato il Napoli rispetto all'andata? "Ha cambiato sistema, modulo, ha ottimi giocatori e sanno cosa fare sia con un modulo che con un altro. C'è da fare i complmenti perché ha fatto un grande percorso, domani sarà una grande partita".

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