Lukaku, sfida con Morata e il futuro di Vlahovic: cosa ha in mente la Juve

La clamorosa rottura tra l’Inter e il bomber che domani andrà in ritiro con il Chelsea, apre un'autrostrada per il mercato bianconero. Giuntoli lavora però a una serie di alternative

Il giallo Lukaku, scoppiato una sera di mezza estate, quella del 14 luglio, regalerà altri ricchi capitoli per un libro che farà scattare sulla sedia ancora parecchie volte. Ma prima di provare a ipotizzare i possibili finali, è inevitabile riassumere ciò che è successo nelle ultime 24 ore.

Dunque l’altro giorno l’Inter, dopo aver ottenuto la certezza pressochè totale di vendere Onana per 50 milioni, si trova nelle condizioni di alzare l’offerta per il centravanti del Chelsea che dà l’ok ai 40 milioni coi bonus.

Lukaku, l'Inter e la chiamata di Ausilio

Ma sul più bello, ecco che il giocatore non si fa trovare, risultando irreperibile, come il suo avvocato, per un tempo troppo lungo da non sembrare sospetto. Così Marotta e Ausilio si adoperano per comprendere le ragioni e scoprono come il legale del bomber, Ledure, - che non lavora esattamente in sintonia con Roc Nation (!) (l’agenzia che cura i diritti d’immagine del giocatore) - nel frattempo aveva giocato su altri tavoli. Roba da poker, quindi tavoli verdi, e seduti c’erano uomini dalla casacca prima rossonera e poi bianconera. Ovvero il neo dt Giuntoli (probabile presentazione in settimana, come Weah). Ce n’è abbastanza per suonare il gong e così quando finalmente il belga, nella nottata, richiama Ausilio, ha difficoltà a spiegare la propria posizione poiché il dirigente con toni decisi e incalzanti gli spiega che l’atteggiamento tenuto non è tollerabile. Totale? La società nerazzurra abbandona la trattativa e lo comunica al Chelsea. Che alla vigilia dell’inizio della stagione si trova un problema in più di nome Lukaku (che ha chiamato Pochettino per informarlo che andrà in ritiro).

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Lukaku-Juve, perché si può

Dunque si apre così una autostrada per la Juventus che con Romelu potrebbe effettuare lo stesso esborso per l’ingaggio di Vlahovic rendendo più ricco però il portafoglio dell’ex interista per via della tassazione agevolata del decreto crescita. Il tutto è subordinato alla cessione del centravanti serbo. Che è sul mercato un po’ perchè non si sposa al meglio tecnicamente con le esigenze tattiche del gioco di Allegri e un po’ di più... perché la Juventus deve far quadrare i conti, possibilmente senza intaccare il peso specifico della qualità della rosa.

Mercato Juve, la situazione di Vlahovic

Dunque il progetto è vendere Vlahovic per 80 milioni e spenderne una trentina/quaranta per chi dovrà sostituirlo senza abbassare il livello sul campo. Ecco perché la Juventus si è mossa con il sondaggio esplorativo sul belga e in teoria l’incastro potrebbe essere diretto con i Blues: Vlahovic a Londra in cambio di Lukaku e 50 milioni. Ma il serbo non sarebbe così convinto di andare in un club che non gioca la Champions a differenza del Psg. I transalpini per andare all’attacco e mettere sul piatto della bilancia gli 80 milioni devono prima effettuare una cura dimagrante cedendo 4 esuberi che libererebbero le risorse per acquistare una altenativa di lusso a un attacco che potrebbe vedere confermato per l’ultima stagione Mbappé.

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Mercato Juve, i nomi di David e Okafor

Dunque il dt Giuntoli aspetta di vedere comparire sul display del proprio cellulare il nome di Campos, il collega del Psg e dare il via all’effetto domino. Già, ma i tempi? Ecco, i tempi giocano un ruolo fondamentale e così nelle proprie maniche il dirigente juventino si è messo qualche altro asso da giocare. C’è il rischio di arrivare lunghi e così trovarsi con un Lukaku che magari si è accasato in Arabia dopo aver cambiato idea per l’ennesima volta. Ecco dunque i sondaggi effettuati col Lille per Jonathan David, con il Salisburgo per Okafor ma rispunta un nome che vedrebbe accendere migliaia di sorrisi tra i tifosi: Alvaro Morata.

Juve, sfida Lukaku-Morata

Giocatore dalle caratteristiche analoghe anche se non sovrapponibili a quelle di Lukaku e ora finito nel mirino della stessa Inter oltre che della Roma. Con lo spagnolo si sono già mossi Mou e Dybala. Allegri lo conosce e lo apprezza e il ragazzo ha il vantaggio di costare la metà se non meno sia a livello di ingaggio che di cartellino. La clausola dell’Atletico Madrid sarebbe di 20 milioni. Dunque, seppur a distanza, ecco la sfida Lukaku-Morata: ma per il fischio d’inizio serve la vendita di DV9.

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Il giallo Lukaku, scoppiato una sera di mezza estate, quella del 14 luglio, regalerà altri ricchi capitoli per un libro che farà scattare sulla sedia ancora parecchie volte. Ma prima di provare a ipotizzare i possibili finali, è inevitabile riassumere ciò che è successo nelle ultime 24 ore.

Dunque l’altro giorno l’Inter, dopo aver ottenuto la certezza pressochè totale di vendere Onana per 50 milioni, si trova nelle condizioni di alzare l’offerta per il centravanti del Chelsea che dà l’ok ai 40 milioni coi bonus.

Lukaku, l'Inter e la chiamata di Ausilio

Ma sul più bello, ecco che il giocatore non si fa trovare, risultando irreperibile, come il suo avvocato, per un tempo troppo lungo da non sembrare sospetto. Così Marotta e Ausilio si adoperano per comprendere le ragioni e scoprono come il legale del bomber, Ledure, - che non lavora esattamente in sintonia con Roc Nation (!) (l’agenzia che cura i diritti d’immagine del giocatore) - nel frattempo aveva giocato su altri tavoli. Roba da poker, quindi tavoli verdi, e seduti c’erano uomini dalla casacca prima rossonera e poi bianconera. Ovvero il neo dt Giuntoli (probabile presentazione in settimana, come Weah). Ce n’è abbastanza per suonare il gong e così quando finalmente il belga, nella nottata, richiama Ausilio, ha difficoltà a spiegare la propria posizione poiché il dirigente con toni decisi e incalzanti gli spiega che l’atteggiamento tenuto non è tollerabile. Totale? La società nerazzurra abbandona la trattativa e lo comunica al Chelsea. Che alla vigilia dell’inizio della stagione si trova un problema in più di nome Lukaku (che ha chiamato Pochettino per informarlo che andrà in ritiro).

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