TORINO - Nonostante tutto, saranno lì. Più di ventimila tifosi della Juventus si stringeranno intorno alla squadra per l’abbraccio estivo, che quest’anno sarà allo Stadium. La fede e la fedeltà sono più forti della delusione per gli ultimi dodici mesi e della depressione per le conseguenze che hanno comportato la stagione più travagliata della storia bianconera. Non c’è un bel clima fra la gente della Juventus e, d’altronde, non mancano i buoni motivi per essere di cattivo umore, eppure prevale la volontà di stare vicini alla squadra o anche solo alla maglia.
Gli oltre ventimila di oggi pomeriggio (potevano essere di più, ma non si trovavano gli steward per aprire il secondo anello) e la brillante prevendita di Juventus-Bologna del 27 agosto sono segnali importanti, prove tecniche di riavvicinamento di una tifoseria provata, ma evidentemente ancora innamorata. Il che rende enorme la responsabilità di Massimiliano Allegri e dei suoi giocatori: dopo due anni di amarezze, il credito residuo di amore e rispetto deve essere investito bene, altrimenti rischia di andare a finire male.