Da 101 a 80. Non è un abbassamento di pressione, è come cambia il coefficiente Uefa della Juventus dalla fine della stagione 2022/23 all'inizio del 2023/24. Un valore che non conoscerà nessun altro cambiamento da qui a giugno a causa dell'esclusione del club bianconero dalle coppe europee.
Nulla che non fosse previsto. La fase a gironi di Champions, Europa e Conference League non è ancora iniziata ma la Juve da ottava è già passata al dodicesimo posto. L'uscita dalla top ten dei club europei è un semplice un fatto matematico: il calcolo è infatti basato sulle performance europee nelle ultime cinque stagioni e dal computo esce la stagione 2018/19 (anno in cui i bianconeri raggiunsero i quarti di finale di Champions).
Il sorpasso dell'Inter, l'aggancio della Roma. E non solo
Non può sorprendere, dunque, l'Inter ottava e la Roma appaiata alla Juve (i nerazzurri sottraggono i 15 punti della Champions 18/19, i giallorossi 17, mentre il club bianconero ne totalizzò 21). La Vecchia Signora è stata però sorpassata in classifica anche da Siviglia e Lipsia (82 il punteggio degli spagnoli, 83 quello dei tedeschi), poiché chi prende parte alla fase a gironi di Champions League riceve quattro punti di bonus. Uno scenario che si è verificato in ragione dei 10 punti di penalizzazione in campionato (con la conseguente esclusione dalle competizioni europee sancita dall'Uefa) inflitti alla Juventus, che oltre a non accedere ai ricavi che la principale competizione europea garantisce, a fine stagione perderà numerose posizioni nella classifica del ranking Uefa. Un potenziale danno per i futuri sorteggi. E non solo.