TORINO - Ai più attenti osservatori non è sfuggito il particolare emerso in questo avvio di stagione, anche nel raffronto con i compagni di squadra nella Next Gen: nel successo per 3-1 sull’Olbia, pur senza segnare, Kenan Yildiz ha lasciato il segno, con tanto di palo clamoroso centrato dopo una giocata pazzesca, mostrando lampi di strapotere non solo tecnico, ma anche fisico. Niente male, considerando che parliamo di un ragazzo di 18 anni, quindi ancora da costruire sotto il profilo atletico, anche se Yildiz rappresenta un po’ una eccezione nel gruppone di ragazzi che arrivano dal settore giovanile con il fisico ancora tutto da strutturare.
Yildiz, qualità tecniche e atletiche
La base era già buona perché Kenan è un atleta dai grandi mezzi, per quanto giovane: dai parametri specifici ricavati dai test, da quando è arrivato nel 2022 dal Bayern Monaco, il tedesco di nascita che ha scelto la Turchia come Nazionale è sempre risultato uno dei più brillanti. Abile a sfruttare la sua tecnica individuale accompagnandola a una velocità di base notevole, il trequartista bianconero ha lavorato tanto sul suo fisico, specialmente nell’ultimo anno. E i risultati si vedono: le qualità fisiche, oltre a quelle tecniche, si intuivano ampiamente già ai tempi del passaggio di Yildiz alla Primavera di Montero. Con i pari età la differenza si è spesso vista: chiedere, per referenze, al Torino in un derby deciso dal turco-tedesco con una doppietta a completare la rimonta. Le qualità non sono sfuggite a Massimiliano Allegri, ma per poter compiere il salto tra i grandi Kenan ha dovuto lavorare sul fisico, aspetto sul quale il tecnico livornese è particolarmente esigente.